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TARQUINIA - «L’attuale amministrazione comunale da più di quattro anni sta governando a suo modo la nostra cittadina più volte definita un comune virtuoso. Eppure leggiamo oggi 28 luglio sul corriere di Viterbo la disperazione narrata da una figlia nei confronti dell’anziano padre che non può raggiungere la tomba della propria moglie. Ecco, quando si è carenti di questo, quando non si è stati in grado in quattro anni di formulare un servizio idoneo per compiere queste piccole grandi azioni, come ci si può definire virtuosi?». Gli esponenti dell’Udc, Arianna Centini e Gino Stella sollevano il caso riguardante il cimitero cittadino. «La virtù non è magnificenza, è moralità - dicono Stella e Centini - ma nel momento in cui si lasciano indietro i più fragili, diventa improvvisazione. Per chi percorre quel viale non è un semplice cambio di fiori, ma una sensazione di vicinanza a chi non c’è più, un atto di cui ne ha bisogno l’anima. Il nostro cimitero non può essere un luogo di difficile accesso per disabili e anziani, ma un luogo della memoria dei nostri cari curato e facilmente fruibile. Più volte è stata proposta dall’opposizione a questa amministrazione la possibilità di mettere a servizio una car elettrica per accompagnare chi poteva avere difficoltà nel raggiungimento dei loro cari, proposta mai accolta, probabilmente non condivisa o non considerata efficiente, certo la risposta a questa non può essere una sedia a rotelle. Proponiamo di implementare invece il precedente suggerimento con un progetto ancora più ambizioso». «Considerando che la città di Tarquinia ha molte realtà associazionistiche vicine al volontariato, perché non coinvolgere quelle che possono considerarsi più qualificate e mettere gratuitamente una volta a settimana con due corse giornaliere un servizio navetta specifico per persone sole, che non hanno figli o nipoti che possono accompagnarli al camposanto? Non chiediamo atti virtuosi ma azioni di pubblica assistenza». ©RIPRODUZIONE RISERVATA