MARTA – Il comune di Marta esprime gratitudine al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, nella persona del ministro Gilberto Pichetto Fratin, che ha concluso nel miglior modo possibile un iter avviato da anni. Un iter che serve al ripopolamento del coregone nei laghi del Lazio, avviato dalla precedente amministrazione regionale Zingaretti, nella persona del consigliere regionale viterbese Enrico Panunzi attenzionato dalle istituzioni locali, consigliere che ha sempre avuto attenzione al territorio e che continua a farlo nella carica di vice presidente del consiglio regionale. «Al tempo - ricorda il Comune - il ministero chiese uno studio approfondito sul coregone, in quanto tale specie, secondo normativa europea non è considerato un pesce autoctono dei laghi laziali. La regione dette mandato all’università la Sapienza di Roma. Lo studio presentato riguardava soltanto il lago di Bolsena e il ministero ne richiese un’ estensione a tutti i laghi laziali». Lo studio definitivo, quindi, compreso delle deduzione dell’Arsial «è stato inviato al ministero il 23 ottobre, e finalmente, è stata concessa la deroga. Un risultato ottenuto grazie alle amministrazioni regionali che si sono susseguite che hanno lavorato per il territorio, a loro nella persona del consigliere Enrico Panunzi e al ministro Picchetto un sentito grazie - proseguono dal Comune. - La semina e il ripopolamento del coregone è ancora in deroga, deroga per 5 anni che speriamo diventi definitiva per dare funzionamento agli incubatoi locali e per dare un indotto ad un settore importante, quale pesca commercio e ristorazione», conclude la nota.

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