CIVITAVECCHIA – «Un’estate da incubo per i pendolari della FL5, tra disservizi, caldo e rincari inaccettabili». È la denuncia lanciata dal circolo locale di Alleanza Verdi Sinistra, che accende i riflettori su quanto sta accadendo lungo la tratta Roma–Civitavecchia, travolta da un’ondata di caos legata ai lavori per l’installazione del sistema ERTMS.

«I lavori saranno anche necessari – affermano da AVS – ma pianificarli nei mesi estivi, nel pieno del traffico turistico e crocieristico, è stato un errore gravissimo. Dal mese di maggio si susseguono cancellazioni, modifiche orarie e ritardi che hanno trasformato ogni viaggio in un calvario». La situazione, secondo il partito, è aggravata da una comunicazione «confusa e insufficiente, che costringe i pendolari a informarsi sui social grazie al lavoro del Comitato FL5».

Eclatante il caso dei giorni 9 e 10 luglio: «A causa dei cantieri a Roma Ostiense, molti treni sono stati cancellati o limitati, senza un adeguato servizio sostitutivo. Risultato? Gente lasciata sui binari senza alternative e costretta a partire ore prima».

Oltre ai disagi, anche la beffa dei rincari. «La nuova carta “Tutto Treno Lazio” è passata da 150 euro a oltre 500 euro per alcuni utenti – sottolineano – e paradossalmente molti non riescono nemmeno più a utilizzare i treni Intercity o Frecciabianca per i quali hanno pagato. Il Frecciabianca 8620, ad esempio, è anticipato alle 16:42 ma arriva regolarmente con un’ora di ritardo».

Per AVS servono risposte immediate: «Chiediamo una ripianificazione dei cantieri in autunno, più corse nei weekend, comunicazioni chiare e rimborsi automatici per chi subisce questi disagi. I pendolari non possono essere lasciati soli. Le istituzioni devono agire ora – concludono – perché è in gioco non solo il diritto alla mobilità, ma anche il rispetto per chi ogni giorno tiene in piedi questa regione con il proprio lavoro».

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