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CERVETERI - «Nel 2023, un comune come Cerveteri, con 40 mila abitanti, non può stare in queste condizioni». Il consigliere Salvatore Orsomando torna a puntare i riflettori sull'emergenza loculi nei cimiteri etruschi. Ce ne sono veramente pochi, nonostante gli sforzi dell'amministrazione comunale e le diverse estumulazioni effettuate in questi anni. «Hanno iniziato con le scadenze trentennali - dice Orsomando, parlando proprio delle estumulazioni - ma purtroppo nel 90% dei casi sono risultate non demineralizzate, quindi si è dovuto procedere alla sepoltura a terra. Ma i posti a terra non ci sono, si esauriscono. È un cane che si morde la coda». Per il consigliere d'opposizione è necessario intervenire a 360 gradi per la risoluzione del problema. E l'unica via di uscita è la realizzazione di un quinto cimitero. «Hanno provato con il project financing - prosegue - ma non ci sono riusciti». E il consigliere suggerisce una possibile soluzione: un cimitero da realizzare a step. Il comune, in sostanza, potrebbe investire, secondo Orsomando, i soldi utilizzati per le estumulazioni, «che comunque costano», per procedere alla realizzazione del quinto cimitero, partendo dall'espropriazione, se il caso lo richiede, di un terreno. «Ad oggi c'è la possibilità di farlo per funzioni pubbliche» (spiega parlando delle espropriazioni). Una volta effettuato questo passaggio «si possono costruire i loculi che potrebbero servire per un anno, massimo due, per poi rivenderli così da utilizzare i soldi della vendita per la realizzazione di nuovi loculi». E così passo dopo passo, per il consigliere, finalmente Cerveteri potrebbe risolvere il suo annoso problema. Tra le ipotesi, poi, lanciate da Orsomando, c'è anche quella di un forno crematorio: «Ad oggi ce n'è uno a Civitavecchia e uno a Viterbo. Noi che stiamo tra Civitavecchia e Roma, potremmo pensare a un forno crematorio che potrebbe essere una grossa risorsa».
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