ORTE – «Abbiamo aspettato alcuni giorni, perché volevamo vedere se il post pubblicato sul profilo Facebook di Fratelli d’Italia Orte, e relativo al giardino sensoriale curato dal centro comunale “Il Faro”, venisse cancellato o se arrivassero le dovute scuse, per l’abbaglio in cui erano incorsi anche successivamente alle spiegazioni pubbliche scritte. Invece niente. Anzi lo stesso brutto post è stato condiviso dal presidente e membro del coordinamento politico, Diego Bacchiocchi, il quale lo ha pubblicato sul proprio profilo, condividendone pertanto il contenuto e aggiungendo addirittura #sestosenso #schifo». Così, in una nota, l’amministrazione comunale di Orte.

«Il giardino sensoriale - spiega - è un progetto realizzato dai nostri concittadini “speciali” del centro comunale Il faro; la pagina politica Facebook di cui stiamo parlando, ha pubblicato delle fotografie strumentalizzandole e riportando deplorevoli commenti. Va precisato che il giardino sensoriale è curato personalmente dai nostri amici volontari speciali, i quali con le loro fragilità e operose capacità, ne effettuano la manutenzione e l’apertura per la nostra comunità, mantenendolo pulito. Il giardino è aperto a tutti secondo gli orari affissi, e viene chiuso per evitare atti vandalici, come già accaduto. I pneumatici fotografati all’interno e citati nel rozzo commento, sono oggetti che andranno riciclati e riutilizzati una volta dipinti e posizionati dai volontari a ridosso dei fiori, per evitare che gente “poco sensibile” li calpesti. È una loro iniziativa progettuale».

«Questo impiego - proseguono dal Comune - rappresenta per i nostri volontari “speciali” un modo di rendersi utili alla comunità costruendo qualcosa di bello, vivibile e a contatto con la natura. È un progetto dell’assessorato servizi sociali del comune di Orte che mira a rafforzare le politiche inclusive per la disabilità attraverso la messa a disposizione di spazi pubblici che da una parte vengono riqualificati e dall’altra si prestano alla realizzazione di buone pratiche per il territorio tese a non lasciare ai margini nessuno. È un progetto ben noto al consigliere di minoranza Bacchiocchi perché illustrato anche in consiglio comunale. Ora, premesso questo, ci disturba che a taluno che sembra molto lontano dalla cultura dell’inclusione e dal rispetto per le disabilità, sviluppi invece – il sesto senso, il senso dello schifo – come riportato pubblicamente nel post.

Vogliamo tutelare le famiglie che si rivolgono al centro comunale, quelle che conoscono la disabilità, e vogliamo essere vicini a chi vive la disabilità, ogni giorno, per questo esprimiamo con forza profonda indignazione per la terminologia usata nel post pubblicato. Condanniamo e prendiamo nettamente le distanze dalla stigmatizzazione perpetrata in danno dei nostri ragazzi, censurando ogni comportamento che condivida stereotipi verso le persone con handicap di qualsiasi genere. Innanzitutto pensiamo che si dovrebbe portare rispetto verso tutti coloro che si prestano come volontari e soprattutto verso quelle persone che per qualsiasi motivo sono più fragili, pensiamo altresì di dare voce a tutta la comunità ortana dichiarando questo, la stessa comunità che si è stretta sui social attorno ai nostri ragazzi speciali e che da sempre li sostiene». «Come abbiamo già scritto - concludono dal Comune - dove loro vedono il degrado, noi vediamo operosità; dove loro vedono il – senso dello schifo – noi vediamo inclusione».