CIVITAVECCHIA  La settimana che si è aperta potrebbe essere decisiva per avere un quadro maggiormente chiaro in vista delle prossime elezioni amministrative, in programma l’8 ed il 9 giugno prossimi.

L’idea di ricorrere alle primarie, lanciata dal consigliere comunale del Pd e presidente della Compagnia portuale Patrizio Scilipoti, e dal sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, è indice che nel partito non vi sia attualmente un candidato in grado di mettere tutti d’accordo. E anche il nome di Marco Piendibene, indicato dal direttivo del Pd, evidentemente non è condiviso da tutte le anime del partito.

Di certo il discorso primarie non riguarda Enzo D’Antò, il candidato di M5S e Unione popolare. Il tentativo infatti di convincere i grillini a riproporre sul territorio il campo largo che ha avuto successo in Sardegna, infatti, è naufragato sul nascere. Nessuna intenzione di provare a trovare dei punti di accordo per correre insieme. Lo aveva già evidenziato la coordinatrice provinciale del M5S Daniela Lucernoni, lo ha ribadito lo stesso candidato sindaco D’Antò: «Non c’è un rapporto con il Pd tale da farci pensare di poter governare insieme Civitavecchia» e quindi «nessun interesse» eventuale anche per delle primarie ad ampio raggio.

Nel frattempo decisi a correre da soli anche la divulgatrice storica Roberta Galletta, con una propria lista civica, ed il consigliere del Buon Governo Vittorio Petrelli. Novità di questa settimana la candidatura di Cristian Bufi per Risorgimento socialista, che si aggiunge alla lista dei vari candidati a sindaco.

C’è poi da sciogliere il nodo nel centrodestra, alla luce del recente tavolo nazionale dei partiti della coalizione. La Lega percorre la strada di una “naturale” ricandidatura del sindaco uscente Ernesto Tedesco che però non trova il favore di nessun alleato: Fratelli d’Italia ha messo sul tavolo il nome del giornalista Massimiliano Grasso. Forza Italia, dal canto suo, conferma il suo sostegno al generale Paolo Poletti, contestando il lavoro dell’attuale amministrazione comunale. E neppure il gruppo Mecozzi, l’attuale Lista Tedesco, ha intenzione di sostenere il sindaco uscente, che a questo punto rischia di non avere con sé nemmeno gli esponenti locali del suo partito.

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