SANTA MARINELLA – La dura replica del sindaco Tidei alla consigliera della lista coalizione Futuro Clelia Di Liello, tacciata di farsi scrivere gli interventi in consiglio comunale da altri, ha scatenato la rabbia delle liste che hanno appoggiato l’ex candidato sindaco. “Fa sempre una certa impressione assistere alle sgangherate repliche in sede istituzionale di un sindaco che sembra avere un concetto distorto della democrazia rappresentativa – dice in una nota il direttivo del Paese che Vorrei - e che appare ogni giorno più allergico a qualsiasi critica, anche quando espressa in aula e nei modi civili e pacati come quelli che usualmente adotta la consigliera Di Liello. Fa impressione, ma in un certo senso ci siamo purtroppo abituati, ad intemperanze, commenti, comportamenti certo non consoni ne adatti al ruolo che l’avvocato Pietro Tidei riveste. Atteggiamento folkloristico e impetuoso, per molti che lo difendono, comportamento maleducato e antistituzionale per noi che lo critichiamo. In ogni caso, comportamento che, come nel caso della scorsa seduta consiliare, ha permesso al sindaco di eludere ogni risposta nel merito delle domande civilmente poste dalla consigliera Di Liello per ricorrere furbescamente alla solita sceneggiata volgare e offensiva. Sappiamo che l’avvocato Tidei insegue un suo personale sogno, quello di essere il migliore, anzi l’unico a comprendere, l’unico a sapere, l’unico a capire. Tragedia di un uomo misogino ed arcaico, che scrive alla stampa che il testo letto dalla consigliera Di Liello non può essere stato scritto da lei ma che sicuramente si avvale di un ghost writer che le scrive i discorsi. Un uomo, che non capisce che la professoressa Di Liello è ben capace di leggere gli atti pubblici e riportare le magagne di bilancio messe nero su bianco dai revisori sui conti, e i loro allarmi sulla disastrosa situazione della Santa Marinella Servizi”. “Un comunicato stampa ovviamente – conclude il Paese che Vorrei - nel quale non vi è alcuna risposta ai quesiti sollevati, ma solo fuffa, generiche accuse a chi c’era sei anni fa” .©RIPRODUZIONE RISERVATA