CIVITAVECCHIA – L’amministrazione guidata da Ernesto Tedesco chiude l’ultimo consiglio comunale approvando il rendiconto della gestione per l’esercizio 2023 e lo fa lasciando un tesoretto di 3 milioni di euro. Una seduta dal sapore dolce amaro con i saluti del sindaco Ernesto Tedesco all’aula Pucci, alla sua giunta, alla maggioranza e all’opposizione. Qualche sassolino dalle scarpe è stato tolto, ad esempio la battuta al presidente dell’Università agraria di Civitavecchia sulle elezioni ancora non pervenute, o su quei “magari troppi” rimpasti ma nel complesso un giudizio positivo per quanto svolto nel corso dei cinque anni di lavoro.

Un consiglio che ha alternato momenti prettamente “tecnici”, legati al bilancio dell’ente ad altri politici. Come ha spiegato il dirigente Francesco Battista, in sostituzione dell’assessore al Bilancio Francesco Serpa, «sul risultato di amministrazione, in coerenza con il percorso di ripianamento del disavanzo 2015 derivante dall’accertamento straordinario dei residui il rendiconto 2023 chiude con risultato d’amministrazione pari a -17.383.000 euro con un miglioramento di 20mila euro rispetto esercizio precedente. Questo è un dato che rappresenta meglio di altri indicatori gli sforzi fatti nel corso di questo quinquennio per ripianare il disavanzo strutturale ereditato nel 2015 che ammontava a -39milioni di euro di cu 13 ripianati solo nell’ultimo quinquennio».

A pesare resta la quota per circa 1mln e 300mila euro da mettere a bilancio ogni anno «che rappresenta – ha continuato Battista - di fatto un appesantimento in termini di programmazione delle capacità di spesa dell’ente».

Per il «secondo anno consecutivo la cassa comunale chiude in positivo a circa 3 milioni di euro. Nel 2019 la cassa era quasi completamente tirata, siamo riusciti a chiudere in positivo ed è un primo elemento che dà un riscontro su quello che è il percorso di risanamento della finanza del bilancio. Da 3 anni l’amministrazione comunale paga le fatture commerciali nei termini di legge. Nel 2023 il tempo medio di saldo è di 20 giorni. Sono dati certificati. C’è stato un abbattimento del debito commerciale che a dicembre del 2018 ammontava a 10,8 mln. Oggi lo stock ammonta a poco più di 1 mln. Mutui CDP tutti riparametrati al tasso fisso e lo stock complessivo passato da 45,6 a 40 mln 2023. Questa è la dimostrazione di una ritrovata solidità finanziaria del bilancio dell’ente comunale senza dimenticare criticità».

C’è un recupero dell’evasione tra il 2019 e il 2023 per 21 milioni di euro di cui circa 8,6 Imu e 12,7 tari. Circa 4 recuperati grazie al concessionario per la riscossione coattiva. Somme che sono la conclusione del percorso di accertamento avviato negli anni.

Per quanto riguarda la Tari c’è una crescita della tariffazione intorno al 2% che dovrebbe essere quasi impercettibile per le famiglie e mitigata dal fatto che con il domicilio digitale per bollettazione c’è uno sconto di 10 euro.

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