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«Ormai è chiaro a tutti, con la Regione Lazio a guida centrodestra, Viterbo è assunta al ruolo di "Capitale dei rifiuti"». Lo dicono, in una nota, i consiglieri comunali del Pd Alvaro Ricci, Alessandra Troncarelli, Lina Delle Monache e Francesca Sanna. «In un suo recente intervento durante la campagna elettorale per le Europee, tenutosi a Viterbo – spiegano - è riuscito, con un contorsionismo dialettico degno di miglior causa, a distorcere la verità fattuale mistificando i fatti e attaccando in maniera del tutto strumentale e goffa la sindaca di Viterbo e il presidente della Provincia, peraltro facente parte della coalizione che lo sostiene in Regione, rei di aver presentato due distinti ricorsi a Tar per veder annullare la determina con la quale viene "promossa" a discarica regionale il sito di Viterbo in località Fornaci, a Monterazzano. Non possiamo non sostenere il ricorso che la sindaca Frontini e il presidente Romoli hanno deciso di presentare per opporsi a questo "regalo" che la Regione, con il partito di Fratelli d'Italia azionista di riferimento, ha deciso di fare alla nostra città e all'intera comunità provinciale. Semplicemente demagogici - proseguono i consiglieri del Pd-, per non dire ridicoli e mistificatori i continui tentativi di addossare responsabilità alla precedente amministrazione di centrosinistra dimenticando che sono alla guida del Lazio da un anno e mezzo o quasi. Spacciare per un successo la riduzione della volumetria della discarica di Monterazzano da 960 mila a 600 mila mc. è semplicemente grottesco e offende l'intelligenza dei cittadini viterbesi. Non vi è dubbio – sottolineano – che la riduzione dell'invaso, considerato che dovrà servire una intera Regione, comporterà il suo esaurimento in quattro o cinque anni. L'elemento dirimente è la quantità dei rifiuti che arrivano giornalmente, visto che la regione non ha concluso nessuna procedura autorizzativa nella altre provincie del Lazio. In buona sostanza la nostra provincia sarà costretta a realizzare un nuovo invaso o peggio ancora portare i rifiuti altrove con notevoli aumento dei costi dello smaltimento dei rifiuti a carico dei contribuenti viterbesi». «È bene ricordare – aggiungono i consiglieri – che le quantità annue avevano un limite che veniva derogato con ordinanze contingibili ed urgenti. La precedente amministrazione infatti aveva ereditato una situazione di commissariamento ed ha dovuto gestire una drammatica situazione innegabilmente emergenziale causate dalla chiusura, o esaurimento o assenza di impianti nelle varie province del Lazio. Proprio per uscire da questa situazione di emergenza, l'Amministrazione Zingaretti, ha approvato, nel 2020, il "Piano regionale di gestione dei rifiuti della Regione Lazio" che prevedeva, e prevede tutt'oggi, che ogni provincia, compresa l'area metropolitana di Roma, debba garantire l'autosufficienza degli impianti di smaltimento dei rifiuti e chiudere il ciclo nel proprio territorio di competenza, concedendo a tal fine 36 mesi per adeguarsi, termine ad oggi abbondantemente scaduto». «La risposta del centrodestra quale è stata? Ampliare la discarica di Viterbo. Se è questo è il modo di difendere il nostro territorio e che replicheranno anche in Europa – concludono non c'è proprio da stare tranquilli».