CIVITAVECCHIA – «Tutto da rifare per la commissione toponomastica». Lo evidenziano da Fratelli d’Italia, dopo l’iniziativa del consigliere comunale Simona Galizia, che ha espressamente interrogato sul punto il Segretario Generale ed il Presidente del Consiglio comunale, facendo emergere come «ancora una volta, l’Amministrazione comunale guidata da Marco Piendibene ha preso un clamoroso abbaglio. Dopo mesi in cui la maggioranza ha sbandierato l’istituzione di questa fantomatica commissione e l’approvazione di uno specifico regolamento – hanno infatti spiegato dal partito - è emerso che l’iter seguito, con l’attribuzione di competenze alla commissione cultura, è tutto completamente illegittimo. La conferma arriva dallo stesso presidente Di Gennaro, che afferma come, prima di istituire la nuova commissione toponomastica ed il relativo regolamento, è necessario ed imprescindibile modificare lo Statuto ad oggi, non prevede alcuna commissione toponomastica. Adesso la maggioranza cerca di correre ai ripari portando frettolosamente la proposta di modifica dello Statuto comunale in conferenza dei capigruppo, ennesima conferma che, quanto fatto finora, è stato del tutto illegittimo». 

Tutto questo conferma anche che, come evidenziato dal capogruppo Massimiliano Grasso e dai consiglieri in occasione della discussione sulla mozione per ricordare Raul Di Gennaro nella toponomastica cittadina, «la necessità di subordinare la decisione ai lavori della fantomatica commissione toponomastica era soltanto un vile e strumentale pretesto – hanno aggiunto – per non entrare nel merito della questione e legittimare l’assurda e vergognosa decisione di bocciare la mozione e di non attribuire un riconoscimento doveroso all’eroe civitavecchiese Raul Di Gennaro, Medaglia d’Argento al Valore Militare e Stella d’ Oro del Coni al merito sportivo. In ogni caso, al di là di questa ulteriore dimostrazione di superficialità e dilettantismo da parte dell’attuale maggioranza di sinistra di Palazzo del Pincio, con l’occasione riteniamo doveroso ed opportuno evidenziare come, al di là delle modifiche dello Statuto e della istituzione della fantomatica commissione toponomastica, per ciascun consigliere comunale, in quanto legittimo rappresentante degli elettori, sarà sempre possibile proporre, oltre alle interrogazioni, anche mozioni su qualsivoglia materia, toponomastica inclusa, perché nessuna commissione consigliare può essere strumento per limitare una prerogativa essenziale dei consiglieri comunali: sarà come sempre il consiglio comunale – hanno concluso da FdI - il luogo della discussione e del confronto ed il luogo in cui si assumono le decisioni, dove ogni consigliere comunale si assume la responsabilità di esprimere un voto, possibilmente entrando nel merito, senza nascondersi dietro pretestuosi e ridicoli bizantinismi».