CIVITAVECCHIA – «La nomina del nuovo Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale non può essere trattata come una semplice formalità né come una casella da riempire. Siamo di fronte a una decisione cruciale che riguarda una delle infrastrutture strategiche non solo del Lazio, ma dell’intero sistema portuale italiano». Lo dichiara Marietta Tidei, capogruppo di Italia Viva al Consiglio regionale del Lazio.

«Il porto di Civitavecchia sarà chiamato nei prossimi anni ad affrontare sfide decisive: dal phase-out del carbone alla piena attuazione della Zona Logistica Semplificata, passando per nuovi investimenti e lo sviluppo del traffico commerciale. È evidente che per guidare una transizione così importante servano competenze solide, visione strategica e una profonda conoscenza del settore. Non possiamo accettare – prosegue Tidei - che un incarico tanto delicato venga affidato a chi non ha l’esperienza necessaria. Al di là dei requisiti minimi di legge – che auspichiamo siano stati verificati con rigore – il curriculum della persona indicata desta perplessità e non appare all’altezza del compito. Non basta l’appartenenza politica, né il rapporto con una corrente interna di un partito per giustificare una nomina di tale rilevanza». 

Secondo Marietta Tidei, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, «ha una responsabilità fondamentale in questa scelta: non può voltarsi dall’altra parte mentre si decide il destino di un’infrastruttura che può e deve diventare un volano di sviluppo per tutto il territorio regionale. Non c’è convegno – ha ricordato – nel quale non venga sottolineata la centralità dei porti nelle dinamiche di crescita regionale. Se a questa centralità si crede sul serio è necessario che a guidare i porti del Lazio si chiami un fuoriclasse. Ricordiamo – conclude Tidei – che il MIMIT ha recentemente registrato l’interesse di ben 28 operatori su Civitavecchia. È un segnale forte, che testimonia la volontà di investire, costruire e far crescere il territorio. Ma questo potenziale rischia di andare sprecato senza una guida competente e autorevole. No a nomine improvvisate. No alla logica delle spartizioni. Sì alla competenza, alla serietà e al futuro dei porti del Lazio».