LADISPOLI -«Chiediamo la ripubblicizzazione di Acea Ato2». La richiesta arriva dal circolo locale di Sinistra Italiana che fa proprio l'appello lanciato dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua. Alla fine del 2023, infatti, «sono scaduti molti affidamenti diretti della gestione (in house providing) del servizio idrico integrato». Insomma, «la privatizzazione incombe». Un vero e proprio «tradimento», spiegano dal Forum, «della volontà popolare chiaramente espressa nel referendum del 2011: fuori l'acqua dal mercato e dal profitto». Da qui l'appello rivolto a sindaci e istituzioni locali per «costituire il gestore unico pubblico e affidargli direttamente la gestione del servizio idrico, specificando inoltre nello statuto dell'azienda che le quote di proprietà dei Comuni non possono essere cedute a soggetti privati e che gli utili vanno reinvestiti nel servizio idrico». E a fare da eco alla richiesta del Forum c'è, appunto, anche il circolo di Sinistra Italiana Litorale nord dell'area metropolitana di Roma Capitale: «Chiediamo la ripubblicizzazione di Acea Ato2, e la rapida istituzione di un tavolo di analisi sulla possibile trasformazione della società in Azienda speciale, anche sulla base di studi di esperti e società specializzate che dimostrano la fattibilità dell’operazione e la sua sostenibilità economica. Dunque chiediamo che la gestione dell’acqua avvenga all’esterno della attuale multiutility Acea. Escludiamo, a maggior ragione, e contrasteremo in tutti i modi, ogni ipotesi che veda la gestione dell’acqua all’interno di una più ampia multiutility, sul modello di analoghe società già operanti in Italia. Un primo risultaton - proseguono dal movimento politico - potrebbe arrivare se Acea cominciasse a ridurre sensibilmente le quote distribuite agli azionisti, destinando una parte consistente degli utili agli investimenti necessari a tutela e salvaguardia di tutte le fonti idriche di approvvigionamento, alla manutenzione e ammodernamento degli impianti e delle reti di distribuzione, e al contenimento delle tariffe.C'è bisogno anche dell'intervento dei sindaci del nostro territorio - Ladispoli, Cerveteri, Santa Marinella - e di far comprendere ai cittadini che ancora si puo vincere questa battaglia».

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