LADISPOLI - «Invece di capire subito l'errore che aveva fatto, dopo 48 ore il sindaco difendeva scelta e spesa accusando chi lo aveva criticato». Si continua a discutere in città sul concerto di Capodanno in piazza Falcone. Questa volta sotto i riflettori non ci sono gli artisti che calcheranno il palco ma i costi dell'evento: 350mila euro. Ad attaccare è il Partito democratico che punta soprattutto sulle dichiarazioni del primo cittadino, che dopo un parziale dietro front (annullando l'esibizione di uno dei due cantanti) «continua ad insistere: i soldi preventivati sono giusti». «Passano 24 ore ed interviene l'assessore agli eventi: "fate polemica per i preventivi alti, ma siete come i bambini che non capiscono. Quelle sono cifre che noi usiamo per aumentare le richieste in Regione"». La domanda però rimane: quanto costerà il concerto di Capodanno? Per il Pd «lo spettacolo previsto vale al massimo 80mila euro» mentre il comune «prova a spendere 350mila euro». Per Ladispoli Attiva si tratta della «goccia che ha fatto traboccare il vaso». Già nei mesi scorsi, il movimento politico d'opposizione aveva focalizzato l'attenzione sul costo dei Summer Fest e sulla rendicontazione presentata al Comune: «Approssimativa».

«Dobbiamo sapere come vengono spesi i soldi, quali sono le voci di spesa. Il concerto di Capodanno - incalza il consigliere Gianfranco Marcucci - è l'ennesimo episodio su cui i conti non tornano. Non è come dice l'assessore Porro, che i bilanci preventivi non contano. Contano e come. È chiaro che possono esserci delle limitarue ma scrivere 200mila euro per artisti che si esibiscono per una sola serata, dove addirittura Gué Pequeno si esibirà solo per un'ora ... sono prezzi non di mercato». «Abbiamo diritto di sapere come vengono spesi i soldi», ribadisce ancora. E dichiarandosi, comunque, a favore di manifestazioni capaci di attrarre spettatori anche da fuori, per Marcucci una cosa deve essere chiara: «I costi vanno contenuti. Visto il problema sociale che abbiamo (citando la situazione dei clochard alloggiati all'ex Boietto, ndr) quei soldi si potrebbero investire in altri capitoli di spesa perché le priorità sono altre».

©RIPRODUZIONE RISERVATA