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LADISPOLI - «Se si parla di Ladispoli come capitale del litorale che punta tutto sul turismo, e si investono tantissime risorse per eventi spot (concerti che durano una sera - parliamo di variazioni di bilancio da un milione di euro), non si possono pianificare interventi sulla viabilità a luglio, quando il settore è già in difficoltà». Ancora riflettori puntati sui cantieri che tengono "ostaggio" la città balneare ormai da mesi. Da via Sanremo, a via Odescalchi, passando dal lungomare Marco Polo e via Venezia (e ora anche a Marina di Palo) recinzioni, cantieri e operai all'opera stanno mettendo a dura prova la pazienza di cittadini, commercianti e ora anche dei vacanzieri. In un momento in cui, come evidenziato anche dal consigliere di Ladispoli Attiva, Fabio Paparella, anche il settore turistico balneare cittadino è in estrema difficoltà a causa dell'erosione che ha fatto sparire (soprattutto nel tratto centrale e della zona nord) metri e metri di spiaggia e file di ombrelloni. A mancare, per Paparella - come illustrato durante la trasmissione News&Coffee - è la «pianificazione» soprattutto per quegli interventi (vedi la ciclabile che dovrebbe collegare Torre Flavia alla stazione ferroviaria) «finanziati dalla Regione Lazio già da tempo». «Avevano modo di pianificare», sottolinea ancora il consigliere comunale. Assenza di cronoprogramma che non spegne l'interrogativo che da tempo in molti, compresi gli esponenti politici di opposizione, si pongono: da via Venezia come si arriverà alla stazione ferroviaria? «Da maggio stiamo chiedendo l'accesso agli atti per quanto riguarda il progetto esecutivo - dice ancora - e non ci vengono forniti i documenti». Un diniego «grave» che ha portato i consiglieri a scrivere anche al segretario generale. «Il prossimo passo - avvertono - sarà interessare le autorità superiori perché non è possibile che un consigliere comunale chieda il progetto esecutivo e non venga fornito. Devono darci l'accesso agli atti». Un tracciato che doveva essere già ultimato e che originariamente sarebbe dovuto passare per i giardini di via Ancona ma che a causa «della scarsa pianificazione e concertazione sugli interventi con chi è impattato dagli stessi (gli operatori del mercato giornaliero)» ha portato a una modifica nel percorso. Ora in stallo. Il consigliere di Ladispoli Attiva torna a puntare i riflettori sull'adozione, da parte del Comune, del piano urbano del traffico sostenibile, che sarà oggetto del prossimo consiglio comunale fissato per il 23 luglio. A questo, le opposizioni avrebbero già suggerito e chiesto all'amministrazione Grando una pianificazione ad ampio respiro degli interventi da effettuare in città. «Durante l'approvazione del Peba abbiamo proposto di digitalizzarlo - spiega - Questo permetterebbe di sapere che in quella determinata zona è previsto un certo tipo di intervento e quindi approfittandone se ne possono eseguire altri». Una "strategia" che eviterebbe di dover effettuare «interventi due volte, come accaduto su via Venezia» dove, una volta ultimato il tracciato rosso, per il passaggio di sottoservizi, il tracciato è stato distrutto nuovamente e ora aspetta ancora di essere risistemato.
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