CIVITA CSSTELLANA - «Abbiamo appreso dell’ordinanza di non potabilità dell’acqua su tutto il territorio del nostro comune emessa dal sindaco Luca Giampieri, a seguito della nota del 3 ottobre con cui la Asl di Viterbo comunicava l’esito delle analisi periodiche eseguite dall’Arpa nei punti di monitoraggio presenti a Civita Castellana». A parlare, in una nota, è il consigliere pentastellato Valerio Biondi.

«Il tema appare, oltre che preoccupante in quanto si parla di salute pubblica, alquanto attuale poiché proprio sabato 7 ottobre (oggi, ndr) ci sarà a Viterbo un’assemblea pubblica per affrontare il tema della potabilità dell’acqua nella nostra provincia - annuncia il consigliere -. Tuttavia - aggiunge Biondi - non possiamo non fare una prima considerazione alla luce del fatto che la Talete spa, sostiene un costo per la dearsenificazione, completamente a carico della società dal 2018 e quindi dei cittadini che pagano le bollette, e che ammonta a circa 9,6 milioni di euro annui e rappresenta una delle voci di costo maggiori del bilancio di Talete. Ci chiediamo pertanto come sia possibile uno sforamento di oltre il 50% dei limiti di arsenico previsti dalla legge se di contro si spendono ingenti somme per la manutenzione dei dearsenificatori?», si interroga Biondi.

«Premesso che come Movimento 5 Stelle, a livello locale, abbiamo sempre detto che è necessario e non più rinviabile un sostegno economico alle spese per la manutenzione degli impianti da parte di Regione Lazio e Ministero (come fatto in passato) in quanto si tratta di tutela della salute pubblica, ci interroghiamo anche sul fatto se questa opzione adottata anni fa sia effettivamente la più ottimale per i cittadini sia in termini di costi da sostenere che in termini di risultati ottenuti», conclude il consigliere.

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