CLARISSA MONTAGNA

FIUMICINO - Dieci anni di cambiamenti: questo lo slogan dell’evento di fine mandato del sindaco Esterino Montino, svoltosi nella splendida terrazza dell’Hotel Tiber. Il primo cittadino uscente ha tracciato un bilancio delle cose fatte in questi due lustri per la città: «E’ quasi impossibile elencarle tutte - dice -, qui riportiamo le cose più salienti, ma sono tantissimi i progetti messi in atto, per molti dei quali bisogna ancora scrivere le pagine». «Un bilancio molto ricco, tra interventi per le scuole, per la cultura, la viabilità, la mobilità sostenibile e molto altro di cui sarebbe impossibile fare un elenco – dice a margine dell’evento -. Si vede quanto la città si sia trasformata, non lo dico io ma è abbastanza consolidata come idea. Abbiamo finito? No, non abbiamo finito. La città ha sempre bisogno di guardare avanti, di andare avanti. Noi abbiamo gettato le basi per guardare al futuro: in questi 10 anni abbiamo lavorato dare un senso a questa città e lo abbiamo fatto, nello stesso tempo abbiamo anche preparato una nuova classe dirigente». Per il futuro cosa augura alla città? «Le urne – risponde Montino – ci diranno naturalmente il pensiero vero e più profondo dei nostri concittadini rispetto ad un’Amministrazione che ha fatto tanto. Quindi, il giudizio spetta a loro e noi aspetteremo questo giudizio. Quello che mi auguro è che non si smantelli l’idea di una nuova città, non si smantelli l’idea di una città che ha posto e gettato le basi per un futuro migliore. Parliamo non solo di case, ma di servizi, di cultura, del modo di gestire e avere rapporto con la pubblica amministrazione. Noi abbiamo tentato di dare un senso più profondo alla città, che abbiamo trovato completamente ferma senza un’idea di fondo, e gli abbiamo dato una prospettiva». L’evento, alla quale erano presenti, tra gli altri, gli assessori e le assessore di entrambe le Giunte, le Forze dell’Ordine e la Misericordia Fiumicino, è stato aperto dai vicesindaco dei due mandati Anna Maria Anselmi ed Ezio Di Genesio Pagliuca: «Questa esperienza amministrativa e politica io la auguro a tutti i cittadini e le cittadine – le parole di Anselmi durante il suo intervento – perché ti fa vedere la realtà dall’alto e non più dal ristretto angolo della propria nicchia esistenziale. Ancora porto nel cuore la grande emozione che mi ha suscitato indossare la fascia tricolore. Con questa amministrazione sono tante le cose che abbiamo fatto per la città: siamo stati uno dei primi Comuni a istituire le unioni civili prima della legge Cirinnà e abbiamo anche impegnato l’Amministrazione a costituirsi parte civile nei procedimenti che riguardano reati di violenza genere sulle donne e persone LGBT+. Tutte cose per cui dobbiamo ringraziare il nostro sindaco Montino, che ha scritto il suo nome a caratteri cubitali in questa città». «Se volevamo cambiare la nostra città – sottolinea Di Genesio Pagliuca – e farla diventare quello che siamo oggi, questo potevamo farlo solo con Esterino Montino. La cosa bella e non è comune nelle altre amministrazioni, è avere delle persone che cominciano un viaggio e lo finiscono insieme. Anche se sappiamo che il voltafaccia è dietro l’angolo, non in tutta la politica è così. La buona politica è fatta di persone che con coerenza discutono e si affrontano, io ringrazio Esterino perché ci hai sempre permesso di confrontarci. E penso questo sia un lascito che la nostra città non ha mai avuto. Non abbiamo mai avuto un elemento che può essere valorizzato come nelle aziende che è la continuità: la continuità è fatta di persone, da chi rappresenta i cittadini e per quello che vogliamo fare. Noi vogliamo che la città migliori, come ha voluto Montino. Farlo con una realtà come la nostra non è semplice. Gestire questa città e dargli una visione di futuro non era una cosa scontata 10 anni fa. E quello che è stato fatto finora è la migliore base per il futuro».