SANTA MARINELLA – Il consigliere di minoranza Francesco Settanni ha fatto presentare una interrogazione riguardante il progetto dell’amministrazione comunale di realizzare case ad edilizia agevolata. “Presso la zona 167 di Santa Severa – si legge nell’interrogazione - insiste un piano finalizzato alla realizzazione di alloggi da destinare ad edilizia agevolata, che nelle intenzioni dell'attuale amministrazione, dovrebbe essere ampliato per aumentare la disponibilità di alloggi a costo calmierato. L'ampliamento di questo piano si potrebbe evitare, perchè a Santa Severa non serve aumentare la disponibilità di alloggi a prezzo calmierato, vista l'efficace iniziativa di Ater, in grado di soddisfare il fabbisogno di edilizia residenziale pubblica. Se il fabbisogno di case popolari è soddisfatto, non vedo proprio il motivo a fondamento di un insediamento che rischia di esulare dagli effettivi bisogni della comunità locale».


« Sulle aree interessate dal piano - si legge nel documento - inoltre, secondo alcuni documenti forniti dai comitati e da forze politiche rappresentate in consiglio comunale, sembrerebbe gravare un vincolo di uso civico che ne determina anche uno di natura paesaggistica. È inaccettabile che l'amministrazione comunale non abbia eseguito le verifiche e gli accertamenti del caso, prima di avviare un programma che comporta una trasformazione così radicale del territorio, per giunta senza che se ne riscontri l'effettiva necessità ai fini delle politiche abitative. Il Piano territoriale regionale, stabilisce che i piani urbanistici comunali vigenti devono essere adeguati alle sue previsioni, entro due anni dalla pubblicazione. Purtroppo, però, abbiamo parlato già altre volte dell’urbanistica nei Comuni dopo l’approvazione del Ptpr. E’ inopportuno che, come potrebbe accadere a Santa Marinella, si vada a variare la pianificazione urbanistica quando la legge chiede invece di adeguarsi al Ptpr. Al contrario, si dovrebbe cogliere l’occasione per produrre nuovi piani urbanistici generali comunali come chiede la legge, in modo da pianificare con visione d’insieme, rispondendo alle effettive necessità del territorio, a partire dalle necessità insediative”. E se né il trend demografico, né i bisogni abitativi lo richiedono – conclude l’interrogazione - ritengo che sarebbe miope e dannoso consumare ancora suolo. L’urbanistica non può essere solo rivolta ad insediamenti residenziali o turistico-ricettivi, ma deve fondarsi sullo studio dei bisogni effettivi della cittadinanza e darvi concretamente risposta. Con questo spirito ho depositato un’interrogazione, sempre schierandomi con quelle forze politiche, associative e della società civile che si oppongono all’aumento del carico antropico, a Santa Marinella così come nel resto del Lazio”.