Roma, 7 mag. (Adnkronos) - "Ancora una volta Giorgia Meloni tenta di scaricare le responsabilità del fallimento nella gestione delle liste dattesa sanitarie sulle Regioni, dimenticando o forse omettendo che 13 su 20 sono governate dal centrodestra. Quindi la colpa è, per Giorgia Meloni, di Marco Marsilio, Vito Bardi, Roberto Occhiuto, Massimiliano Fedriga, Francesco Rocca, Marco Bucci, Attilio Fontana, Francesco Acquaroli, Francesco Roberti, Alberto Cirio, Renato Schifani, Arno Kompatscher, Luca Zaia. La Presidente del Consiglio cerca di sottrarsi alle sue responsabilità, ma i cittadini conoscono la realtà: i problemi della sanità pubblica italiana sono stati aggravati dai tagli, dai mancati investimenti strutturali e da una visione che continua a penalizzare il servizio pubblico a favore di quello privato". Lo dichiara Michele Fina, senatore del Partito Democratico, in risposta alle affermazioni di Meloni durante il premier time al Senato. Il governo prosegue Fina ha aumentato la spesa sanitaria meno dellinflazione, rendendo di fatto impossibile il recupero delle prestazioni saltate durante la pandemia. Il personale è insufficiente, sottopagato e lasciato senza prospettive. Il decreto sulle liste dattesa, lungi dallessere una soluzione, è lennesima operazione di propaganda centralista che non fornisce risorse né strumenti efficaci, ma pretende di commissariare senza prendersi le responsabilità. Dallinizio della legislatura conclude Fina il Partito Democratico ha proposto un piano straordinario per abbattere le liste dattesa, per assumere medici e infermieri, per rilanciare la medicina territoriale. Le nostre proposte sono rimaste inascoltate. Meloni risponda nel merito e con serietà, invece di continuare a fare campagna elettorale sulla pelle dei pazienti italiani.