Roma, 18 apr. (Adnkronos Salute) - L'età in cui viene diagnosticata per la prima volta lanemia emolitica autoimmune da anticorpi freddi (Cad) è in genere tra i 50 e 70 anni, ma probabilmente l'esordio della malattia ultra-rara del sangue avviene in età più giovanile. La difficoltà nella diagnosi ritarda la stessa e quindi abbiamo un'incidenza della malattia nella popolazione più anziana. L'aspettativa di vita dei pazienti con Cad è chiaramente ridotta soprattutto perché ancora oggi mancano terapie specifiche approvate. Lo ha detto Antonella Sau del Dipartimento di Ematologia Ausl Pescara, intervenendo oggi a Roma alla presentazione di 'Una vita senza inverno', il diario che racconta il desiderio dei pazienti con Cad. È una malattia invalidante perché presenta sintomi che difficilmente possono essere curati spiega lematologa ovvero, astenia, debolezza, malessere generale. Inoltre, questi pazienti risultano essere molto più a rischio di eventi tromboembolici che mettono in pericolo la loro stessa vita. Caratteristica della Cad è soprattutto la fatica cronica che non è solo correlata al grado di anemia ma anche alla patogenesi della Cad, unastenia profonda che rende difficile fare le normali attività quotidiane, compreso lavorare. I paziente con Cad sono stanchi, anemici, se si espongono al freddo hanno dei dolori anche lancinanti alle estremità di mani e piedi, una condizione che li costringe spesso anche a non uscire più di casa, se non nelle ore più calde conclude.