CIVITAVECCHIA – Il bando per l'affidamento triennale del Civitavecchia summer festival è andato deserto. Un disastro quasi annunciato viste le molte criticità emerse dopo la pubblicazione e l’avvio della procedura, a marzo, che dava tempo fino alle 9 del 10 aprile per la presentazione delle offerte, iter affidato e gestito dal CUC Consorzio I Castelli della Sapienza (per un totale di 15mila euro).

Bando che, come già spiegato nei mesi scorsi e sottolineato anche a più riprese dall’allora consigliere, ora anche candidato sindaco di M5S e Up, Vincenzo D’Antò lasciava parecchi punti interrogativi aperti, tanto per dirne una il punteggio assegnato per gli “omaggi” o la necessità di indicare la proposta artistica per i prossimi 3 anni, cosa piuttosto difficile in un mondo in rapidissima evoluzione come quello della musica dove – come successo per Geolier – le cifre schizzano alle stelle nel giro di un paio di mesi. Insomma i dubbi c’erano e questo sembrerebbe aver scoraggiato in molti, in primis Shinig e Stazione Musica che hanno organizzato le precedenti edizioni del festival con ottimi risultati, portando a Civitavecchia big come Achille Lauro, Geolier, Brignano, Le Vibrazioni, Daniele Silvestri, Lazza e molti altri facendo toccare dalle 20 alle 30mila presenze nei circa 10 giorni di spettacoli messi in campo.

Un festival che sembra essere condannato ad un’organizzazione in fretta e furia, sta di fatto che siamo nuovamente a maggio e al CUC non sono pervenute offerte per la gestione dell’iniziativa e il destino del CSF 2024 sembra quanto mai incerto soprattutto se si considera che tra poco più di un mese l’amministrazione comunale terminerà il suo mandato e si andrà ad elezioni. Non resta che sperare in qualche coniglio nel cilindro del Pincio.

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