Roma, 20 nov. (Adnkronos) - Ciò che oggi è bene sottolineare dopo lassassinio di Giulia e davanti allabisso di oltre 100 femminicidi nel 2023 è che la Costituzione italiana contiene tutti i principi necessari per affermare una piena e totale parità di uomini e donne, premessa indispensabile per rimuovere il terreno di coltura della violenza: il principio di eguaglianza senza distinzioni di sesso, il principio per cui la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale per cui di fatto le donne sono ancora collocate in posizione di inferiorità rispetto agli uomini in molti ambiti e settori, leguaglianza morale e giuridica dei coniugi, i diritti della donna lavoratrice, le pari opportunità nelle istituzioni. Ebbene, sono queste le norme da cui partire nel guardare al fenomeno su un piano giuridico, che possono strutturalmente costituire il coacervo normativo di partenza per far fronte alla violenza di genere. Lo ha affermato Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e vicepresidente della Camera, intervenendo alla presentazione del libro Storie di diritti e di democrazia-La Corte costituzionale nella società di Giuliano Amato e Donatella Stasio, alla presenza di 12 giudici della Consulta e ai vertici della magistratura. Il parlamentare ha ricordato poi le esperienze dei 'viaggi' nelle scuole e nelle carceri dei giudici della Consulta: Signori giudici della Corte costituzionale: riflettete se non occorra rimettersi in viaggio, di rimetterci insieme in viaggio ognuno per sua responsabilità, ognuno con le sue esperienze, ma tutti con il portato comune di diffondere, spiegare, esaltare il valore del rispetto, delluguaglianza e della pari dignità. Sarà un atto damore verso la Costituzione, un dovere alla memoria di chi oggi non cè più.