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Due giovani italiani sono stati denunciati dalla polizia per truffa aggravata ai danni di una anziana, residente nella provincia di Viterbo. La donna è stata raggiunta telefonicamente da un uomo che si è finto avvocato.
Questo ha riferito alla donna che suo figlio aveva provocato un incidente stradale nel quale era rimasta coinvolta, con gravi lesioni, una donna incinta e che, per tale motivo, era stato trattenuto in caserma.
L’interlocutore ha chiesto alla donna una consistente somma di denaro per provvedere alla liberazione del figlio.
La donna ha risposto che non aveva il denaro in contanti che le era stato richiesto, quindi il malvivente l’ha invitata a recuperare gioielli o comunque monili in oro.
A quel punto la donna, fortemente scossa, ha contattato l’altra figlia che, resasi conto del tentativo di truffa nei confronti della madre, l’ha rassicurata mettendola al corrente che al loro familiare non era accaduto nulla e invitandola a non aderire alle richieste del sedicente “avvocato”.
La donna ha sporto denuncia presso la polizia stradale di Viterbo, la cui squadra di polizia giudiziaria ha avviata immediatamente accertamenti al fine di rintracciare l’autore della tentata truffa.
L’attività investigativa ha consentito l’identificazione di due giovani, entrambi residenti nella provincia di Napoli, quali responsabili del tentativo di truffa consumato ai danni della donna.
La polizia stradale ha accertato anche che, nello stesso periodo, i due si erano resi responsabili di altre truffe, sempre in danno di anziani e che, per tali fatti, erano stati arrestati in flagranza da personale della sottosezione autostradale di Cassino.
Entrambi i malfattori sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.
La polizia stradale, con loccasione rinnova l’invito, in caso di ricezione di una telefonata con una richiesta di denaro, a interrompere la comunicazione e a chiamare un parente o il 112.



