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Patto d’amore 2025, per la prima volta parteciperà anche la Provincia di Viterbo e la festa sarà dedicata alla pace. La festa della Madonna della Quercia, che ricorda l’affidamento, nel settembre 1467, della città di Viterbo al Maria Vergine per ringraziarla dopo la fine miracolosa della pestilenza in città, si apre definitivamente al territorio dopo che, negli ultimi anni, avevano già partecipato vari sindaci. Alessandro Romoli, infatti, presidente della Provincia, sarà presente il 14 settembre per la solenne processione che partirà alle 16.30 e rinnoverà il patto d’amore tra Viterbo e la Madonna della Quercia. Il Comune di Viterbo, che da tre anni, con la sindaca Chiara Frontini, offre un dono alla basilica di La Quercia, quest’anno offrirà la lampada della pace come omaggio simbolico in un periodo in cui le guerra imperversano nel mondo. Don Luigi Fabbri, Vicario Generale e Rettore Basilica Cattedrale di Viterbo, ha spiegato che «quest’anno sono 558 anni dalla processione del 1467, per la prima volta partecipa il presidente della Provincia perché la giornata del Patto d’amore sta assumendo sempre più una dimensione non solo locale e cittadina ma che coinvolge l’intera Diocesi. Nel 1986, con l’unificazione di tutte le Diocesi in quella di Viterbo, Papa Giovanni Paolo II ha fatto la Madonna della Quercia la patrona della Diocesi e la custode di Viterbo». Don Massimiliano Balsi, vicario episcopale, ha detto che «nella prospettiva della crescita della festa del Patto d’amore l’abbiamo voluta ampliare come un qualcosa che non appartiene solo all’ambito religioso ma anche culturale, artistico e civile. Abbiamo bisogno di radici comuni che ci proiettano verso il futuro e questo è un punto comune che ci unisce in valori di fede e di cammino insieme. Il vescovo ha voluto dare a questa festa un valore prettamente giubilare con la processione che ci porterà al Santuario della Madonna della Quercia».
La sindaca di Viterbo Chiara Frontini, ha detto che «quest’anno doneremo una lampada della pace molto evocativa e dal particolare significato. Da accendere con l’auspicio che tutti questi simboli possano portare s stimolare chi ha la capacità di governare questi processi per la pace». Alessandro Romoli, presidente Provincia di Viterbo ha confermato la bontà dell’«approccio provinciale di coinvolgimento dei sindaci. Credo che la manifestazione, che si svolge come rinnovato patto d’amore, integra tutti i culti della Vergine Maria che si tengono in molti paesi della Tuscia. Il Patto d’amore le riassume tutte e dà quell’idea di unità di cui c’è bisogno in un momento di frammentazione. C’è la volontà di richiamare questi valori che hanno inquadrato le radici per la partecipazione sociale e civile dei territori». Irene Temperini, presidente della Proloco di Viterbo ha concluso dicendo che «per il culto della Madonna della Quercia si sono create correnti artistiche come con le Lunette di Andrea Della Robbia, il cui figlio era un domenicano, e sono state donate. La basilica della Madonna della Quercia è stato il primo bene della provincia a diventare bene culturale nazionale». Gli eventi sono iniziati il 5 settembre e andranno avanti fino al 12 ottobre: il programma intero è sul sito della Diocesi di Viterbo e della basilica di Santa Maria della Quercia