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La famiglia Camilli vince l’arbitrato che ha visto contrapposti i vecchi e nuovi proprietari della società sportiva Viterbese Castrense oggi US Viterbese 1908 srl. Il lodo emesso dal Collegio arbitrale ha respinto, infatti, le pretese avanzate da Tecnologia e Sicurezza spa e Federsicurezza Italia Servizi srl, riconducibili all’ex presidente Marco Arturo Romano.
“La famiglia Camilli, rappresentata dall’avvocato Angelo Di Silvio - si legge in una nota del legale - si dice estremamente soddisfatta di quanto è emerso all’esito del procedimento arbitrale appena concluso, grazie al quale la stessa ha potuto finalmente far accertare l’assoluta correttezza del proprio operato nella gestione della società sportiva”.
L’avvocato Di Silvio sottolinea che “malgrado le ripetute accuse rivolte dalla nuova gestione, riconducibile all’imprenditore Arturo Romano, spesso sfociate in dichiarazioni roboanti se non addirittura in denunce presso la procura della repubblica, è stata accertata dal collegio arbitrale presidiato dal professore Andrea Genovese l’assenza di qualsivoglia criticità in capo alla gestione Camilli.
Non solo è stata esclusa l’esistenza delle dedotte illecite movimentazioni sui conti correnti della Viterbese che secondo Romano sarebbe stata operata dai Camilli dopo la cessione della società ma pure è stata esclusa l’esistenza di un’esposizione debitoria, rimasta in carico alla società, e riconducibile alla gestione ridetta.
Un approfondito accertamento, demandato a ctu contabile - prosegue l’avvocato Di Silvio - ha permesso infatti di far emergere come in realtà nel corso della gestione Camilli le uscite sono risultate addirittura inferiori alle entrate dalla stessa sostenute, con un surplus attivo in proprio favore.
La gestione Camilli è stata, pertanto, caratterizzata da una situazione contabile e societaria sana - sottolinea ancora il legale - che è rimasta tale fino alla cessione delle quote, dopo la quale è iniziato un lento ed inesorabile declino dovuto alle iniziative poste in essere dai nuovi avventori. Ci si augura a questo punto che l’evidenza e la solennità del pronunciamento riesca a mettere fine una volta per tutte alle assurde rivendicazioni e alle diffamanti dichiarazioni che in maniera sistemica sono state attuate a danno della famiglia Camilli”.