CERVETERI - Chiusa ancora via di Ceri, inibita al traffico alle auto, non ci sono né annunci, né tempi sulla riapertura. Una disputa, questa, che potrebbe avere tempi lunghi, più del previsto. Nel mentre, il consigliere comunale Paolacci ha visitato la zona, rendendosi conto che c'è un altro problema, legato alla vegetazione. «La vegetazione ha iniziato ad invadere la strada – afferma Gianluca Paolacci, consigliere comunale -, rami e piante crescono, non vengono tagliati, si faccia qualcosa altrimenti ci sarebbero ulteriori costi da affrontare. Intanto vorrei capire quanto bisognerà attendere prima della riapertura di via di Ceri, che da quasi un anno è in queste condizioni, tra le lamentele dei residenti e degli operatori commerciali. Non è possibile che i tempi per la messa in sicurezza della strada siano così lunghi, la prova che le frazioni sono in totale abbandono». Replica il primo cittadino. «Dovremmo effettuare un’ordinanza in danno al privato – commenta Elena Gubetti – e non credo sia un’ipotesi percorribile perché si parla di più di due milioni. È la Regione che dovrebbe venirci in aiuto, se non economicamente almeno a indicarci la via per una procedura amministrativa da mettere in piedi su un lavoro così importante che riguarda un’area privata su strada pubblica».

REBUS LAVORI

Al di là delle discussioni politiche, resta appunto il mistero su via di Ceri nell’omonima colpita da una frana il 3 ottobre 2025 via di Ceri. Questa frazione cerveterana è in parte resta isolata perché gli automobilisti sono costretti a ripiegare su percorsi alternativi così come i mezzi del trasporto pubblico. Una situazione che sta pure compromettendo la stabilità delle altre arterie limitrofe. Lo scorso novembre, quindi dopo un mese dal crollo di un gigante costone tufaceo, avvenne un sopralluogo del geologo incaricato dalla Sovrintendenza che confermò di fatto la gravità del dissesto perché circa 300 metri di roccia dovrebbero essere messi in sicurezza. La cifra stimata è superiore al milione di euro ma è probabile che si arrivi al doppio poi durante il cantiere vero e proprio come conermato dalla stessa sindaca Gubetti.

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