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TARQUINIA - In merito alle immagini diffuse sui giornali che mettono a confronto alcune aree verdi di Tarquinia con foto “di ieri” tratte da Google Maps e immagini “di oggi”, il sindaco di Tarquinia Francesco Sposetti interviene per fare chiarezza.
«Le foto “di ieri” sono state scattate in mesi come agosto, ottobre o giugno, periodi in cui per ragioni naturali la vegetazione è già secca o ancora poco sviluppata - sottolineano dalla maggioranza Sposetti - In particolare: ad agosto, l’erba è stata già tagliata ed è secca e bloccata nella crescita dalle temperature alte e dall’assenza di piogge; ad ottobre, con la fine della stagione estiva, la vegetazione non è ancora ricresciuta in modo significativo. In questi periodi (aprile e maggio) siamo nel pieno della fase di sviluppo vegetativo e della fioritura delle infestanti; quindi, la presenza di verde è fisiologicamente maggiore».


«Usare foto scattate in stagioni completamente diverse per dimostrare incuria è una forzatura comunicativa che non tiene conto nè dei cicli naturali né delle pratiche agronomiche e ambientali - si difendono dalla maggioranza - Ciò non significa che non esistano criticità o margini di miglioramento, anche considerando che l’attuale appalto di igiene urbana non prevede, a differenza del precedente, che le rotatorie, spartitraffico, aiuole a bordo strada vengano tagliate dalla ditta stessa, ma rimangono a carico del Comune alle quali deve far fronte con risorse proprie, sia economiche che di personale».


«Nonostante queste criticità - afferma il sindaco Sposetti all’unisono con la maggioranza di governo - l’amministrazione sta già provvedendo con interventi straordinari già da aprile, vista anche l’impossibilità di intervenire nei periodi di pioggia precedenti. Lo sfalcio sta continuando con una pianificazione puntuale del territorio comunale. Una cosa è certa: Tarquinia merita rispetto, e non merita di essere raccontata in modo distorto da chi usa il verde pubblico come pretesto per attacchi politici, arrivare addirittura a dire che il taglio venga fatto a seguito dei post è un’offesa all’intelligenza di tutti, compreso chi lo pensa e lo scrive».
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