TARQUINIA - E’ saltata per la seconda volta la nomina del presidente del consiglio dell’Università Agraria di Tarquinia. I consiglieri di minoranza (Benedetti, Fanucci, Marchetti, Montesi, Ortenzi e Pancotti) hanno disertato in blocco l’assemblea indetta nei giorni scorsi, dopo che in prima seduta, la scorsa settimana, non erano stati raggiunti i due terzi dei voti necessari, da statuto dell’ente, ad eleggere Silvano Olmi, indicato dal presidente dell’ente Alberto Riglietti.

Ieri sera il consiglio si è aperto e chiuso per mancanza del numero legale: erano necessari infatti 12 consiglieri e la maggioranza è composta da 11, con il presidente compreso.

La mancata nomina del presidente del consiglio rende quindi bloccato l’avvio dell’attività amministrativa dell’ente.

A prendere la parola, a commento di quanto accaduto, in apertura del consiglio presieduto ancora una volta da Marcello Maneschi, è stato prima il consigliere Alessandro Sacripanti che ha rimarcato un “comportamento superficiale, assunto solo per ostacolare il lavoro del consiglio, a svantaggio di tutti i cittadini”. Poi è intervenuto lo stesso Olmi che si è detto «deluso dalla mancata collaborazione della minoranza» e ha sottolineato che hanno fatto una brutta «figura di fronte alla popolazione», quindi il presidente Riglietti.

«Chi si candida ha l’obbligo morale di rappresentare chi li ha votati - le parole di Riglietti - Non presentandosi hanno fatto un’azione scorretta nei confronti dei cittadini che li hanno votati».

«Una opposizione sterile e non costruttiva. Sono scappati», le parole di Maneschi che ha chiuso la seduta, rimandando il tutto al prossimo consiglio.

«Ancora una volta i consiglieri di opposizione dimostrano di non voler bene alla città e all'ente agrario, e disertano l'importante convocazione del consiglio dell'Università Agraria solo per far mancare il numero legale – il commento della lista Agraria Tricolore - L'ordine del giorno prevedeva l'elezione del presidente del consiglio. La norma statutaria, pone l'obbligo che per formalizzare questa elezione debbano essere presenti almeno 12 consiglieri. Purtroppo il numero necessario è mancato e non per colpa della maggioranza. Infatti, tutti gli 11 consiglieri eletti con la Lista Agraria Tricolore erano presenti tra i banchi del consiglio. Il presidente Alberto Riglietti ha sottolineato  "Le due liste di minoranza avevano promesso una opposizione costruttiva e collaborativa, ma i loro banchi sono rimasti desolatamente vuoti. Democrazia vuole che anche gli elettori delle liste perdenti abbiano il diritto a essere rappresentati e i consiglieri di minoranza l'obbligo morale verso i propri elettori di partecipare ai lavori. Noi comunque andiamo avanti. "
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