CERVETERI – Ora sulla storico Orologio della Torre si attiva anche la classe politica. Cittadini e associazioni, in particolare Civitas Levante, sono tornati alla carica in questi giorni per chiedere il restauro di uno dei simboli del centro storico inceppato da diverso tempo. Non è un comune orologio, ma un orologio a sei ore, che in passato segnava le cosiddette “ore italiane”. È un’autentica rarità: in tutto il mondo non ce ne sono più di 70 di questo tipo. Per questo motivo l’opposizione invita la Giunta a mettersi in modo per riportare l’Orologio alla sua funzionalità. «Tutto il gruppo di opposizione – puntualizza Luigino Bucchi, consigliere comunale e capogruppo di Fdi – ha presentato una mozione per la rimessa in funzione dell’antico orologio. Posso già anticipare che la discussione è prevista in aula per il 13 settembre, così come quella dell’istituzione dei parcheggi rosa in città».

Entrando nello specifico sull’Orologio, sarebbero necessarie risorse per ottenere un temperatore che riesca ad innescare una ricarica quotidiana della struttura affinché poi possa avvenire la manutenzione ordinaria e straordinaria. Il monumento allo stato attuale è fermo e non passa inosservato nemmeno ai turisti che fanno visita al centro storico. «Sarebbe una attrazione turistica – prosegue il consigliere di centrodestra Bucchi - e rendendo la parte meccanica visitabile al pubblico potrebbe essere anche un posto di lavoro per qualcuno. Il turismo porta economia diretta ed indiretta a a Cerveteri chi pur avendone i requisiti non lo sfrutta non fa bene al territorio».

Gli abitanti vorrebbero più attenzione nel salotto cittadino. La pavimentazione è dissestata in più punti, persino le fontane a volte si presentano con l’acqua sporca come denunciato da residenti e turisti e i vandali colpiscono a volte nell’area de La Boccetta. Si attende il piano di riqualificazione del comune cerveterano che dovrebbe portare alla pedonalizzazione di piazza Aldo Moro e all’attivazione dei parcheggi a pagamento.

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