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LADISPOLI – Quasi 42 anni al servizio della Polizia Stradale. Per Claudio Paolini, comandante, è tempo di togliersi la divisa per una nuova tappa di vita. Dal 2006 alla guida della sede della polstrada di Ladispoli-Cerveteri, è andato in pensione ed è stato omaggiato da tutti i colleghi. Tanta emozione, qualche lacrima che non è riuscito proprio a trattenere. Attualmente alla guida subentra Andrea Ceccarelli, ispettore facente funzione nella sede vacante. Paolini, sostituto commissario, ne ha viste davvero di tutti i colori in quasi mezzo secolo di servizio. «Tante emozioni –racconta – bei ricordi, anche brutti. Molte amicizie, le storie della polizia giudiziaria e dell’infortunistica stradale, tutto il lavoro che compete a un poliziotto che poi fa servizio in una specialità che è la Stradale, considerata un fiore all’occhiello della Polizia di Stato che mi ha dato tantissimo e io penso di aver ricambiato. Lascio un ambiente unito dove i colleghi lavorano bene insieme perché si vogliono bene».
Non solo operazioni lungo l’autostrada Roma-Civitavecchia ma tante altre contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, contro i furti e l’immissione sul mercato di reperti etruschi fasulli. Tra i numeri spiccano i controlli ai camionisti abili a manomettere i tachigrafi. Spicca comunque l’arresto di alcuni mesi fa da parte degli agenti che hanno ammanettato un pusher con oltre 40 chili di droga tra quella scovata in auto e nel suo appartamento. Non meno importante l’arresto di un giovane rapinatore 17enne alcune settimane fa dopo un inseguimento di 40 chilometri in A12. Il bandito aveva sfregiato al volto con un coltello un 20enne in un’area di servizio. «Dico sempre che all’interno di un’auto di servizio – prosegue – e anche dentro una caserma, c’è sempre un poliziotto che deve svolgere le sue funzioni. Di operazioni ce ne sono state tantissime. Parliamo di agenti che sono sempre in prima linea per rendere più sicura la circolazione stradale e impedire le stragi del sabato sera. Mia moglie mi ha sempre chiesto se avessi sposato lei o la Polizia. Non so cosa farò ora, ma dirò sempre “Viva la Polizia stradale”». Paolini ha confermato di aver ricevuto alcune proposte lavorative ma nello stesso tempo ha ammesso di voler ritagliarsi un pò di tempo per stare in famiglia e pensare bene al suo futuro.
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