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CERVETERI – L’attesa più grande nei primi giorni di dicembre, dal 6 all’8. Tutto è pronto, o quasi, per la tradizionale Festa dell’Olio Nuovo che soffierà le sue 16 candeline in piazza Santa Maria. Una tre giorni all’insegna delle tradizioni e del sapore anche se c’è da dire che la produzione quest’anno è stata piuttosto scarsa per via della mosca dell’olivo, parassita che ha attaccato le piante un po' ovunque incidendo in negativo e danneggiando soprattutto più del 60% della classica spremitura. Molte aziende hanno confermato i dati al ribasso mentre i contadini in alcuni casi hanno faticato persino a ricavare dai frantoi delle scorte personali per la stagione invernale e anche per la primavera. Tuttavia c’è voglia di esaltare l’olio etrusco nella storica manifestazione che da oltre 10 anni coniuga nella prima settimana di dicembre la scoperta delle eccellenze olearie e dei prodotti tipici locali a momenti di intrattenimento per bambini e famiglie. Ad organizzare i festeggiamenti, che coincideranno pure con l’Immacolata Concezione, l’associazione 3.0 con il contributo di Arsial e il sostegno del comune di Cerveteri. Pronti gli stand dei vari produttori e artigiani del territorio. «Possiamo dire che la Festa dell’Olio – commenta Riccardo Ferri, assessore etrusco alle Politiche agricole – richiama sempre in città tantissime famiglie e visitatori provenienti da tutto il litorale e dal Lazio. Non mancheranno in questa tre giorni convegni sull’olio e sul vino, altro prodotto che rende Cerveteri famosa nel mondo, artigianato e show-cooking a cura dell’istituto statale di istruzione superiore “Giuseppe Di Vittorio” di Ladispoli». Disposti i banconi della De.Co., denominazione comunale d'origine, il riconoscimento di cui moltissimi agricoltori sono stati insigniti in questi anni di lavoro da parte della commissione del Granarone. «Nei prossimi giorni sarà svelato il programma dettagliato – aggiunge il vicesindaco -. Intanto rivolgo un caloroso in bocca al lupo all’associazione culturale 3.0 e a tutti i produttori che sono elementi portanti per questo sedicesimo appuntamento nel centro storico». Poi un breve passaggio sulla crisi agricola. «Purtroppo nei frantoi – conclude l’assessore – sono arrivate poche olive per colpa di questo parassita legato anche all’eccessive temperature. Però la qualità è sempre ottima e questo va detto».
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