CIVITAVECCHIA – Una lettera formale, indirizzata ai Ministeri delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e dell’Ambiente e Sicurezza Energetica (MASE), per chiedere chiarezza e avviare un confronto urgente sul futuro energetico di Civitavecchia. A firmarla è il sindaco Marco Piendibene, che esprime «la propria viva preoccupazione» per l’ipotesi, contenuta nell’ordine del giorno approvato alla Camera sul DL ex Ilva, di estendere l’attività della centrale a carbone di Torre Nord fino al 2038.

«Si tratta di un’ipotesi – scrive il primo cittadino – che, qualora confermata, comporterebbe inevitabili e profonde implicazioni sul percorso di transizione energetica e sul futuro industriale ed economico del nostro territorio».

Nel documento, datato 5 agosto 2025, Piendibene rivendica la linea seguita finora dall’amministrazione comunale, «orientata al superamento del modello energetico fondato sulle fonti fossili e all’avvio di una nuova fase di sviluppo sostenibile», coerente sia con le indicazioni dell’Unione Europea che con le volontà espresse dalla cittadinanza locale. A sostegno di questo processo, il Comune ricorda di aver ricevuto 28 manifestazioni di interesse da parte di soggetti privati per la riqualificazione delle aree ex ENEL, «manifestazioni che attendono ancora un riscontro ufficiale da parte del MiMIT».

Piendibene evidenzia inoltre «l’assenza della nomina del commissario straordinario», figura prevista per accompagnare il percorso post-carbone, e richiama anche il ritardo nell’attuazione della riforma della Zona Logistica Semplificata (ZLS), che dovrebbe permettere di ampliare le aree industriali strategiche attraverso un accordo di programma specifico.

Nella stessa lettera, il sindaco esprime preoccupazione per i rallentamenti che interessano il progetto di eolico offshore al largo del comprensorio. «Il potenziale trasformativo è stato ampiamente riconosciuto da attori istituzionali e di settore», si legge. Tuttavia, «la mancanza di riscontri puntuali da parte del MASE rischia di frenare un’opportunità di sviluppo che potrebbe generare importanti vantaggi sul piano occupazionale, industriale e ambientale».

Secondo il sindaco, l’assenza di risposte concrete compromette anche la sinergia avviata negli ultimi mesi con la Regione Lazio. «Questi ritardi – sottolinea – mettono sia il Comune che la Regione nell’impossibilità di dare seguito all’importante lavoro sinergico messo in campo».

Alla luce di questo scenario, Piendibene chiede «un confronto urgente con i ministeri competenti», affinché si possa chiarire quale sia la direzione effettiva della strategia energetica nazionale. Una strategia che, a giudizio dell’amministrazione, «non può divergere da quella che questo territorio ha scelto di darsi: scelte che guardano alla decarbonizzazione come una necessità inderogabile ma che al contempo danno risposte concrete a un territorio che rischia di subire una crisi senza precedenti».

Il Sindaco conclude rinnovando la disponibilità alla collaborazione istituzionale: «La nostra Amministrazione, pur consapevole della complessità del momento storico, conferma la piena disponibilità a collaborare con tutti i livelli istituzionali per costruire soluzioni sostenibili, equilibrate e coerenti con i fabbisogni della transizione energetica». Ma avverte: «Riteniamo imprescindibile che tale transizione avvenga con la necessaria attenzione verso i territori e le comunità locali, che non possono essere lasciate nell’incertezza».

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