LADISPOLI – La strategia è sempre la stessa. Fingersi postini, impiegati Asl e in questo caso addetti dell’Inps. La sostanza non cambia: le vittime prese di mira dai ladri sono ancora una volta gli anziani. Come nel caso di un 70enne raggirato in via Palermo da due giovani malviventi che probabilmente lo stavano già seguendo da tempo. E hanno agito attorno a mezzogiorno iniziando la messa in scena. «Salve signore, siamo dell’Inps, dobbiamo verificare alcune questioni su alcuni rimborsi. Ci fa entrare in casa?». Una trappola vera e propria. L’uomo, ingannato dai modi gentili della coppia, ha aperto il portone e lì sono iniziati i guai. Una lo intratteneva, l’altra era già in giro a caccia di oro, gioielli e soldi. Chiusa la pratica, le balorde sono fuggitive via con un bottino da 1300 euro, la pensione del residente ladispolano. «Mio padre è caduto in questo tranello – racconta Daniele – peccato , lui ci ha messo un po' per raccontarcelo, evidentemente era sotto choc. Presenteremo denuncia sull’accaduto». L’episodio è avvenuto a non molta distanza dal corso principale viale Italia dove ci sono le telecamere comunali che, si spera, abbiano almeno ripreso l’auto con la quale le due truffatrici sono poi fuggite. Identico “teatrino” era stato messo in piedi alcune settimane fa a Palidoro, nel comune di Fiumicino dove un 90enne era stato abbindolato da una finta dottoressa dell’Inps che addirittura lo aveva costretto a spogliarsi sul letto per visitarlo. Mentre la “collega”, indisturbata, girava nelle stanze alla ricerca nei cassetti di denaro e gioielli per un valore di migliaia di euro. Giorni fa, sempre a Ladispoli invece giorni fa una donna 81enne aveva respinto l’assalto dei balordi che avevano utilizzato la scusa del finto nipote per farla recare all’ufficio postale per pagare un pacco. Uno dei tanti escamotage di questa rete criminale che avrebbe la sua base in Campania, secondo quanto appurato dalle forze dell’ordine, ma si muoverebbe con disinvoltura su tutto il territorio nazionale e, in particolar modo, sul litorale romano. Tanti i casi tra Civitavecchia e Ladispoli, passando per Cerveteri, nell’ultimo anno.

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