PHOTO
LADISPOLI – Arrivano i fondi per Torre Flavia. Stavolta nulla sembra che possa ostacolare la riqualificazione del simbolo ladispolano E sul piatto ci sono per l’esattezza 2,6 milioni di euro per far tornare a nuova vita il monumento messo in serio pericolo dalle mareggiate e dall’erosione. Il piano di restauro aveva già superato lo scoglio della commissione che aveva il compito di giudicare tutti i progetti relativi al decreto “Bellezz@-Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”. Una valorizzazione dei ruderi antichi italiani approvata dall’ex premier Renzi. Ecco ora il successivo passo in avanti con l’affidamento in gara dei lavori di restyling e conservazione della torre. Dell’investimento 1,9 milioni saranno messi a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, mentre i restanti 730mila euro individuati dall'amministrazione comunale tramite l'accensione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti. Costi aumentati, rispetto al piano originario, a causa dell'emergenza sanitaria prima e del conflitto in Ucraina poi, ma che comunque non ha fermato l'iter urbanistico di Palazzo Falcone per ridare splendore alla struttura. La nuova torre sarà illuminata, merito di uno studio di ingegneria sperimentale che dovrà ricucire la muratura, ristabilire le fondazione e risistemare i tronconi superstiti. I turisti e i residenti che raggiungeranno l’arenile inoltre saranno coinvolti in percorsi multimediali per quello che sembra destinato a diventare un piccolo museo tra le onde. «È stato fatto un grande lavoro di squadra e di ricerca – commentato l’assessore ai Lavori pubblici di Ladispoli, Veronica De Santis – Torre Flavia merita di essere salvata e resa fruibile a tutte quelle persone che vorranno visitarla su una delle spiagge più belle del litorale laziale con a fianco la Palude».
©RIPRODUZIONE RISERVATA