LADISPOLI – I progetti urbanistici a ridosso della riserva naturale, ma anche delle azioni mirate a tutela dell’oasi di Torre Flavia. «Una liberazione» per i tanti ambientalisti che hanno accolto con soddisfazione la decisione del divieto di sorvolo sull’area protetta che include i due comuni di Ladispoli e Cerveteri. Un provvedimento dell’Enac ritenuto prioritario dalle associazioni per la tutela dell’avifauna migratoria e dell’ecosistema floreale delimitato anche dai tanti cartelli e disegni realizzati dagli alunni delle varie scuole del territorio. La disposizione è sul sito dell’Aeronautica. Perciò sarà proibito «l’atterraggio, il decollo e il sorvolo di aeromobili e di apparecchi a motore per il volo da diporto o sportivo».

L’esenzione riguarda solamente «il volo libero (senza motore) e gli aeromobili per reali attività di soccorso, di emergenza, di antincendio, di protezione civile, vigilanza e salvaguardia della pubblica incolumità». Lo stesso portale mette in guardia sul fatto che «ulteriori deroghe possono essere concesse e coordinate di volta in volta con l’ente gestore dell’area naturale protetta (Città Metropolitana di Roma Capitale». L’atto include ogni tipo di velivolo, compresi i droni, sempre più utilizzati dagli amatoriali in questo tratto di costa soprattutto nella stagioen estiva ma anche in primavera e poi elicotteri ed ultraleggeri. «Questa ordinanza – sostiene Corrado Battisti, il gestore della palude per Città Metropolitana – andrà a ridurre il disturbo acustico sugli stagni proteggendo il più possibile gli uccelli. In passato ci sono state tante battaglie su questo fronte e finalmente devo dire è arrivata una decisione importante che va nella direzione giusta. Ricordo ad esempio che ad ore nasceranno i fratini. Le uova sono pronte per schiudersi già ad aprile, un altro evento eccezionale per questo bellissimo sito».

Circa un mese fa i volatili in via d’estinzione hanno nidificato sull’arenile di fronte a Torre Flavia, simbolo della città e riportata anche sul gonfalone del comune di Ladispoli. Da quel giorno i volontari si danno il cambio per proteggere i baby fratini dall’attacco dei cani e di altri animali come i cinghiali sempre di più nei sentieri della riserva. In più i due comuni hanno siglato l’ordinanza che impedisce l’accesso ai cani in spiaggia.

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