SANTA MARINELLA – Prosegue il botta e risposta tra il sindaco Tidei e la leader della lista civica Coalizione Futuro Clelia Di Liello, in merito al progetto di ristrutturazione della Terrazza Giuliani. La consigliera, affermava ieri in una nota, che il progetto era interessante, ma che era arrivato dopo mesi di polemiche e che l’amministrazione doveva chiedere scusa per questi ritardi.

“Se il progetto è piaciuto anche a Coalizione Futuro – dice Tidei – vuol dire che è un successo largamente riconosciuto. Però ribadisce che bisognava chiedere scusa. Coalizione Futuro è vittima del suo super potere che è quello di prevedere il passato e criticare le scelte altrui, con la sicurezza di chi non ha rischiato mai perché se serve batte in ritirata anche all'ultimo momento, dandosi coraggiosamente alla fuga. Tante le persone pronte a giudicare, rare quelle disposte a capire. L'amministrazione persegue i suoi progetti giorno dopo giorno, in base agli obiettivi indicati dalla maggioranza eletta. Ed è quel lavoro, tenace ed oscuro, che porta poi ai risultati. Durante i percorsi troppo spesso molto lunghi, informa l'opinione pubblica ed in questo cammino le tappe intermedie sono dei piccoli o grandi successi a seconda dei casi. Il progetto della nuova terrazza è un successo largamente riconosciuto, altro che scuse, tutta l’amministrazione resta concentrata sull'obiettivo finale, ovvero dare una nuova Terrazza Giuliani a Santa Marinella. Per progetti come questo, l'iter prevede la stesura del progetto definitivo con approvazione e autorizzazioni della Sovrintendenza, del genio civile. Lo stanziamento dei fondi e verifica della copertura finanziaria, la procedura di assegnazione dei lavori con affidamento diretto, oppure procedura negoziata o appalto aperto, la pubblicazione del bando, la nomina della commissione e valutazione delle offerte, la consegna del cantiere all'impresa aggiudicataria, con indicazioni precise sullo stato dei luoghi e sulle modalità di esecuzione dei lavori, la realizzazione dell'opera con la direzione dei lavori e la tenuta della contabilità dei lavori, con indicazione dei costi e degli avanzamenti, il collaudo statico e tecnico amministrativo”.

“Gli errori fanno parte del percorso- conclude Tidei - non esiste una percentuale fissa di un accettabile margine di errore decisionale e l'esperienza e il giudizio del decisore sono importanti per prendere le decisioni più appropriate”.

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