TARQUINIA - Forte stato di apprensione e confusione a Tarquinia per la tremenda scossa di terremoto che stamane alle 7,40 ha colpito nuovamente la zona di Visso, nelle Marche,  dove molti tarquiniesi possiedono una casa e hanno parenti ed amici. Un legame, quello tra Tarquinia e Visso, che risale ai tempi della transumanza.



Proprio la proprietà di un noto imprenditore agricolo di Tarquinia è crollata stamane durante una diretta del Tg di Rai Tre.  Mentre la cronista raccontava i particolari del sisma, un'ala della casa, situata all'ingresso di Visso, ha ceduto finendo a terra in un ammasso di pietre. (QUI il link per rivedere l'accaduto).



Tanti tarquiniesi sono preoccupati anche per le sorti delle case di Cupi di Visso, una piccolissima frazione del paesino marchigiano dove molte famiglie cittadine si recano nei mesi estivi.



Anche a Tarquinia, come nel resto d'Italia, è stata avvertita in molte case la forte scossa di magnitudo 6.5, la più forte registrata in Italia dal 1980, con lampadari e letti che vibravano. 



Un terremoto che ha avuto come epicentro la zona al confine tra Marche e Umbria, nello specifico tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno.



Nelle Marche le rocce delle Gole della Valnerina sono franate nel fiume Nera, alle porte di Visso. L'enorme frana tra Visso e Preci blocca il deflusso del fiume. Secondo il comandante della Forestale del Parco dei Sibillini, sono franati almeno 30-40mila metri cubi di montagna. (a.r.)