Nessun “tentato furto” o sgarbo istituzionale ma una semplice scelta imprenditoriale quasi obbligata. Questo, in estrema sintesi, quanto spiegato dal curatore botanico Stefano Borghetti, ex Terme in fiore e ora impegnato nella sua nuova esposizione “Verde in scena” al Castello di Santa Severa. Nei giorni scorsi c'è stata qualche polemica nata dalla locandina con scritto “Terme in fiore diventa Verde in scena, decima edizione” e si è temuto lo “scippo” della manifestazione che abitualmente si tiene alle Terme Taurine a settembre. Il presidente della Pro Loco Maria Cristina Ciaffi si è detta dispiaciuta del fatto che le strade con Borghetti si fossero separate e, soprattutto, del fatto che fosse stato associato il brand a questa nuova manifestazione che, tra l'altro, è oggi al suo esordio quindi alla prima edizione.


«Sono molto dispiaciuto – ha detto Borghetti – perché la mia intenzione non era certo fare polemica, sono un imprenditore e non un burocrate. L'evento Terme in fiore nacque da una mia idea e dalla conoscenza di tutti questi vivaisti abbiamo pensato, insieme ad una mia amica che si occupa di comunicazione, di contattare la Pro Loco per la location, da qui nascono i tre organizzatori. Detto questo, negli anni è emersa quella che è la principale criticità delle Terme, ovvero la mancanza di parcheggi. Dopo la prima esposizione al Castello di Santa Severa, dove abbiamo registrato un boom di visitatori con oltre 4mila ingressi contro i 1.300 delle Terme, i vivaisti mi hanno espresso la volontà di tornare – post covid – ad esporre, ma a condizione che la manifestazione si tenesse negli spazi del Castello. I gestori del Castello di Santa Severa mi hanno chiesto di cambiare nome alla manifestazione.


Insomma, per Borghetti si è trattato di una scelta quasi obbligata, dettata dalla volontà dei vivaisti che animano la manifestazione. «Avevo parlato della situazione prima di Pasqua con Ciaffi e mi ero detto disponibile per un evento differente nella primavera del 2023. Per quanto riguarda Verde in scena è già programmata la manifestazione autunnale, sempre al Castello. Non sono interessato a fare polemica quindi non interverrò ulteriormente sulla vicenda. Auguro – ha concluso Borghetti - alla Pro Loco buona fortuna per i prossimi eventi che organizzeranno, vorrei liquidare questa vicenda solo come un increscioso fraintendimento e sarò ben lieto di acquistare piante dagli espositori che troveranno».


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