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TARQUINIA – Il sindaco Francesco Sposetti rompe il silenzio e spiega le ragioni alla base della sua decisione di revocare le deleghe all’assessora di Avs Monica Calzolari. «Sorprende constatare come, in pochi giorni, Alleanza verdi e sinistra abbia assunto la veste di forza di opposizione, pronta ad avversare l’azione amministrativa della compagine di cui ha fatto parte fino a ieri, ricoprendo deleghe e incarichi di rilievo - dice il sindaco - Ciò, peraltro, a fronte di un riconoscimento politico ben più ampio rispetto all’effettivo contributo elettorale apportato dalla lista e dalle preferenze personali dei suoi esponenti, che in questa consiliatura hanno potuto occupare ruoli significativi sia in giunta sia in consiglio comunale».
«AVS UN PARTITO DI LOTTA»
«È evidente - aggiunge Sposetti - che la reale natura di tale forza politica, almeno a livello locale, trovi terreno più congeniale nei panni del partito di lotta piuttosto che di governo, una vocazione che il capogruppo e segretario politico Piero Rosati ha manifestato più volte, sia in consiglio comunale sia sulla stampa. Le sue continue esternazioni pubbliche si sono spesso tradotte in aperto dissenso rispetto agli indirizzi amministrativi del sindaco e della maggioranza, nonostante la presenza in giunta di una rappresentante di Avs».
UNA DECISIONE COME ATTO POLITICO
«La revoca delle deleghe all’assessora Monica Calzolari - chiarsce quindi il sindaco - rappresenta dunque un atto politico, non una censura personale, né un giudizio negativo sul suo operato. È una necessaria presa d’atto che quel partito, attraverso il proprio capogruppo e segretario, ha scelto di perseguire consenso e visibilità personali con attacchi frontali al sindaco e alla sua squadra, anziché mantenere un confronto politico leale e costruttivo all’interno della coalizione. Le posizioni dissenzienti, infatti, sono state spesso espresse in sedi e con modalità inopportune, più proprie a chi intende svolgere il ruolo di opposizione che non di forza di governo».
IL CANILE
L’amministrazione comunale ritiene inoltre doveroso fornire alcuni chiarimenti in merito alla determinazione n. 1567 del 31 ottobre 2025, con la quale è stata disposta la proroga tecnica dell’affidamento del servizio di gestione del canile comunale. «Tale proroga, della durata di alcuni mesi,- spiega Sposetti - è stata adottata esclusivamente per garantire la continuità del servizio e la tutela degli animali ospitati nella struttura, in attesa dell’espletamento della nuova gara di appalto, già in fase avanzata di predisposizione. Si tratta di un atto amministrativo dovuto e pienamente legittimo, previsto dal codice degli appalti, necessario per evitare qualsiasi interruzione nella gestione di un servizio pubblico essenziale e delicato. L’assessora Calzolari e Avs erano pienamente consapevoli della situazione, avendo detenuto la delega al canile per oltre un anno. Appare pertanto opportuno ricordare che le decisioni assunte si inseriscono nel solco della continuità amministrativa e nel rispetto delle procedure in atto che la stessa assessora Calzolari conosceva molto bene. Il Comune, d’altro canto, è consapevole delle criticità segnalate da cittadini e associazioni e ne ha tenuto conto nella definizione dei nuovi criteri di qualità e trasparenza che saranno inseriti nel prossimo bando, con l’obiettivo di migliorare sensibilmente le condizioni del canile comunale e rafforzare la collaborazione con il volontariato locale».
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