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TARQUINIA - La Federazione provinciale di Sinistra italiana-Avs, per voce della segretaria Valeria Bruccola, ribadisce la più completa fiducia nell’operato di Monica Calzolari e del consigliere Piero Rosati, dopo la sfiducia dell’assessora Calzolari, e appella come “grave errore” la scelta del sindaco Francesco Sposetti.
«La strada per un rinnovamento in politica passa dalla ricerca di una sintesi - dice la Bruccola - cosa che probabilmente non interessava l'amministrazione di Tarquinia». «In pochissimi giorni si è consumata una vicenda molto sgradevole e controproducente che ha visto il sindaco Sposetti revocare le deleghe all’assessora Monica Calzolari, espressione di Sinistra italiana-Avs in amministrazione. Ciò ha inevitabilmente comportato che, dopo un anno di amministrazione, in consiglio comunale, la cui maggioranza è stata determinata con l'imprescindibile contributo del consigliere comunale Piero Rosati, eletto nella lista Si-Avs, quest'ultimo passerà all'opposizione a seguito di questo atto di sfiducia - spiega Bruccola - La Federazione provinciale di Sinistra italiana-Avs, oltre ad esprimere rammarico e sconcerto per una decisione maturata frettolosamente e senza un adeguato confronto, ritiene che alla base di questa vicenda ci sia la miopia di chi non ha saputo valorizzare la competenza e l'abnegazione dell'ormai ex assessora, il cui lavoro è stato apprezzato dalla cittadinanza di Tarquinia, che ha poco compreso cosa sia accaduto».
«Capire le ragioni di questa decisione, invece, è assai semplice: - dice la segretaria provinciale - mettere alla "porta" non tanto un consigliere quanto il contenuto della sua posizione che, in coerenza con la visione politica sia a livello regionale che nazionale, rispecchia obiettivi di sostenibilità, di miglioramento della qualità della vita, di promozione e tutela del territorio. Queste materie non permettono né sconti né mezze misure, hanno bisogno di posizioni ferme e lungimiranti verso le quali, da quanto immaginiamo, non è stata attuata quella necessaria apertura che avrebbe comportato una sintesi tra sensibilità politiche diverse».
«Se è così, bene hanno fatto Monica Calzolari e Piero Rosati a non arretrare, accettando compromessi e tradendo la coerenza che ha sempre caratterizzato la loro rispettiva posizione. E' comunque necessario sottolineare che le dinamiche di un territorio, specifiche e circoscritte, possono essere un ottimo banco di prova per verificare la coerenza tra quanto prospettato nel programma elettorale e le scelte successivamente effettuate, l'unica vera strada per contrastare l'allontanamento dei cittadini dalla politica e dalla partecipazione democratica, manifestato dal crescente astensionismo».
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