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LADISPOLI - L'estate sta ormai volgendo al termine, i villeggianti sono ormai quasi pronti a salutare la città balneare e strade e marciapiedi continuano a lasciare a desiderare. Le erbacce e le sterpaglie continuano a invadere interi quartieri, con il "piano" di interventi di palazzo Falcone che ha fatto "acqua da tutte le parti". Dal centro alle zone periferiche, la situazione di degrado che si respira è sempre la stessa. Disabili e genitori con passeggini sono ancora costretti a fare lo slalom tra le sterpaglie che invadono i marciapiedi e le auto che transitano, con la loro incolumità messa praticamente in pericolo. A questo vanno ad aggiungersi gli alberi che non hanno subito la potatura nel periodo indicato e con le relative foglie secche che cadono sull'asfalto andando ad otturare i tombini. A via Fiume commercianti e residenti hanno dato il via a una raccolta firme contro il degrado ma i risultati sperati non sono arrivati. In diversi casi i cittadini, ormai stanchi della situazione hanno deciso di rimboccarsi le maniche provvedendo loro stessi alla pulizia delle vie. «Non sono servite sollecitazioni né reclami, ora provvederò da solo, ma non lo trovo affatto accettabile», è lo sfogo del signor Federico. «Vogliamo parlare delle strade più interne? - gli fa da eco la signora Laura - Tipo via della Fenice? In 40 anni non ho mai visto passare nessuno che abbia pulito i marciapiedi. Mai nessuno che abbia tagliato l’erba. Per non parlare della gente veramente indecorosa».
Da via Duca degli Abruzzi, via La Spezia, passando per via Capri e poi ancora nel quartiere Miami o al Cerreto la scena che si presenta davanti agli occhi è sempre la stessa. «Gli interventi da parte della ditta e inseriti nel contratto d'appalto sono terminati a giugno», ha spiegato l'assessore all'igiene urbana e all'Ambiente Marco Pierini. A questo va ad aggiungersi anche la carenza di personale che non permette di poter procedere a spasso spedito con gli interventi. E così, arterie stradali e marciapiedi che hanno visto la pulizia a luglio ora sono nuovamente ricoperte di sterpaglie. «È logico che si potrebbe fare meglio – ha aggiunto Pierini – ma Ladispoli è una città enorme e ci vorrebbero almeno dieci persone nel rimuovere le sterpaglie e non due. Ho delle idee ma si deve attendere il futuro bilancio per programmare interventi radicalmente diversi. Al momento non si può andare più veloci di così».
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