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SANTA MARINELLA - Parla di silenzio inaccettabile del Comune sulla petizione popolare. E prende carta e penna per scrivere al prefetto di Roma. Stefano Marino, a sei mesi dalla presentazione di una petizione popolare sulla qualità della mensa scolastica e il contrasto allo spreco alimentare, accusa l’amministrazione comunale di Santa Marinella di non aver fornito alcuna risposta formale, in violazione del proprio statuto e regolamento.
«La petizione, presentata in data 7 novembre 2024 e protocollata con n. 00037237, è stata sottoscritta da decine di cittadine e cittadini, ed è stata redatta nel pieno rispetto degli articoli 78 e 80 dello Statuto comunale e degli articoli 6, 8 e 9 del Regolamento sulla partecipazione popolare - spiega Marino - Queste norme stabiliscono tempi certi per le risposte da parte dell’amministrazione e prevedono l’obbligo di discussione in commissione consiliare. Ad oggi, tuttavia, non è pervenuta alcuna risposta dal sindaco, da un assessore o da un funzionario delegato, così come non risulta calendarizzata alcuna discussione ufficiale in commissione, violando il termine massimo dei 60 giorni previsto dal regolamento».


«Di fronte a questo silenzio istituzionale, mi sono visto costretto a scrivere a sua eccellenza il prefetto di Roma – dichiara Stefano Marino, primo firmatario della petizione – perché questa inerzia costituisce una grave violazione dei diritti di partecipazione dei cittadini».
Marino ha chiesto formalmente al prefetto di intervenire per richiamare il Comune al rispetto delle norme, ricordando che «strumenti come la petizione popolare rappresentano un pilastro della democrazia locale».
«Non è tollerabile che i cittadini vengano ignorati su un tema così sensibile come l’alimentazione scolastica – conclude Marino –. La partecipazione non può essere sbandierata nei programmi e poi calpestata nella pratica quotidiana».
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