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CERVETERI - Tutto pronto nella città etrusca per il rinnovo di una delle tradizioni più sentite dalla città: la Rievocazione del Venerdì Santo, Passione e Morte di Gesù. L'appuntamento, come di consueto è per questa sera alle 21 in piazza Aldo Moro. «È un giorno particolarmente importante - ha detto il vicesindaco e assessore alla cultura, Federica Battarano - torna l'appuntamento con una tradizione giunta ormai alla sua 57esima edizione». Il tutto grazie al Comitato del Venerdì Santo, coordinato da Pietro Longatti, con abiti d'epoca, cavalli e bighe. La processione si snoderà per le vie del centro per poi "concentrarsi" sulla scalinata di piazza Aldo Moro fino al momento del processo, della crocifissione sul Calvario e la morte di Gesù. Un momento accompagnato da uno straordinario gioco di luci, musiche ed effetti sonori per simboleggiare la Resurrezione.
LA STORIA. La rievocazione nasce a Cerveteri a opera dell’Azione Cattolica e la parrocchia S. M. Maggiore negli anni ’70. Oggi l'evento è organizzato con il patrocinio del comune di Cerveteri, la Pro Loco di Cerveteri e con il “Comitato per il venerdì santo” formato nel 2009. Dopo la funzione svolta nella chiesa di S. M. Maggiore, alla processione storica si lega la processione religiosa con la Madonna Addolorata portata a spalla dai confratelli del S.S. Sacramento. La processione si snoda per le vie del paese antico con un percorso di circa 2 chilometri e termina con la crocefissione e deposizione del corpo di Cristo presso la scalinata che conduce a piazza S. Maria, in un’atmosfera di particolare coinvolgimento emotivo di tutta la popolazione. Alla rappresentazione partecipano circa 100 figuranti tra soldati romani a cavallo e a piedi, il popolo, il sinedrio e numerosissimi altri personaggi e consiste nella rievocazione storica del processo a Gesù. Il corteo storico della manifestazione dà vita ad uno dei momenti più rappresentativi della serata. Figure esili, possenti soldati e centurioni, luccichii di donne romane, il quadro dei ladroni, i maestosi cavalli fanno da cornice ad un Cristo che ondeggia e soffre durante la Via Crucis. Ogni anno la rappresentazione raccoglie un gran consenso di pubblico.