I carabinieri della stazione di Canino hanno arrestato un cittadino tunisino 28enne in flagranza di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari lo hanno sorpreso mentre si trovava da solo, in una zona isolata di aperta campagna e macchia boschiva, nella periferia del paese, apparentemente in attesa di “clienti”. Fermato e sottoposto a controllo, è stato trovato in possesso di 12 grammi di eroina, 1,5 di cocaina, materiale per il confezionamento delle dosi di stupefacente (bilancino e cellophane) e un machete con lama lunga 40 cm.

Durante il controllo i carabinieri hanno notato che iniziavano ad arrivare delle persone che, alla vista dei militari, hanno provato a desistere dal fermarsi, proseguendo oltre, ma sono state fermate e interrogate circa il motivo della loro presenza in quel luogo. Tutti, vistisi alle strette, hanno dichiarato che si trovavano lì per approvvigionarsi di sostanza stupefacente, confermando così il sospetto dei militari

Da un approfondito controllo sul conto del tunisino, è emerso che era inoltre ricercato per essere arrestato e condotto in carcere. La procura della Repubblica di Grosseto aveva spiccato, infatti, su di lui e nei confronti di suoi connazionali, un mandato di arresto per spaccio di sostanze stupefacenti e tentato omicidio all’interno di una macchia nel grossetano, ma lui era riuscito a sottrarsi alla cattura.

Il fatto, avvenuto a Castiglione della Pescaia, nel Grossetano risale ad agosto scorso quando furono esplosi due colpi di fucile contro gli uomini della guardia di finanza a un posto di blocco. I finanzieri, dopo i due spari, si erano addentrati nella macchia limitrofa alla piazzola della strada delle Collacchie, dove stavano effettuando un controllo, e avevano scoperto una zona di spaccio. Ma i quattro ragazzi che avrebbero allestito il bivacco erano riusciti a scappare. Avviate le indagini, dopo qualche giorno era stato fermato un minorenne, denunciato alla procura dei minori. Per gli altri tre, tra cui il 28enne arrestato a Canino, era stata firmata un'ordinanza di custodia cautelare.

La fuga del giovane si è conclusa ieri con l’esecuzione del mandato di cattura, a cui si è aggiunto l’arresto in flagranza da parte dei carabinieri di Canino. Il tunisino è stato ristretto al carcere di Civitavecchia.

"Un’altra piazza di spaccio nelle aree rurali e boschive ad opera di magrebini – sottolineano dall’Arma - è stata smantellata dai carabinieri”. Poco meno di un mese fa, con il supporto delle squadre di intervento operativo del battaglione carabinieri di Roma, numerosi servizi di prevenzione e contrasto sono stati eseguiti con proficui risultati.