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CIVITAVECCHIA – Non si ferma l’offensiva delle forze dell’ordine contro il traffico di stupefacenti che negli ultimi giorni ha riportato la città sotto i riflettori della cronaca giudiziaria. A meno di 48 ore dalla maxi operazione “Nerone”, condotta congiuntamente da Polizia e Carabinieri e culminata con sei arresti e quattro denunce, gli agenti del commissariato di Civitavecchia sono tornati in azione, mettendo a segno un altro importante colpo nella lotta al narcotraffico.
Ieri sera i poliziotti hanno fatto irruzione in un appartamento situato in via Leopoli, quartiere residenziale apparentemente tranquillo, trasformato in realtà in una base operativa per lo stoccaggio e la gestione dello spaccio. All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti e sequestrati un chilo e mezzo di cocaina, un chilo di marijuana, quattro armi da fuoco – tre pistole e un fucile – oltre a una somma in contanti di circa 11mila euro, suddivisa in banconote di vario taglio. Il tutto accuratamente nascosto in vani ricavati nei mobili e nelle intercapedini.
Nel corso dell’operazione sono stati arrestati due civitavecchiesi: D.U., 54 anni, e M.C., 22 anni. I due sono accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi. Entrambi sono stati condotti presso la casa circondariale di Borgata Aurelia in attesa dell’udienza di convalida.
Si tratterebbe di un gruppo autonomo, non direttamente collegato a quello smantellato durante l’operazione Nerone. Tuttavia, la vicinanza temporale e territoriale dei due blitz lascia pensare a un momento di particolare fermento e instabilità all’interno degli ambienti dello spaccio. I recenti arresti potrebbero aver creato vuoti di potere e tensioni tra le varie bande in lizza per il controllo delle piazze di spaccio locali. Un quadro, questo, che potrebbe spiegare l’improvvisa escalation di violenza e i numerosi episodi sospetti registrati negli ultimi giorni, tra cui auto incendiate, scritte ingiuriose sui muri e movimenti anomali in diverse zone della città.
Un mercato in fermento e le forze dell’ordine in allerta
La quantità di droga recuperata tra le due operazioni – oltre cinque chili di stupefacenti in totale – testimonia l’esistenza di un mercato fiorente e organizzato, alimentato da una domanda costante e da una rete criminale radicata. E se da un si potrebbe parlare di un colpo ben assestato al cuore della distribuzione, dall’altro emerge la consapevolezza che potrebbe trattarsi solo della punta dell’iceberg.
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