BASSANO ROMANO – «Sono ormai decine le cisterne che contribuiscono ad alimentare il pozzo “asciutto” di Montecastello a Bassano Romano. Un’immagine simbolo di questa estate bassanese, a testimonianza di anni di perdite di tempo, di cattiva gestione amministrativa, di mancanza di programmazione, di incapacità nell’individuare le priorità per Bassano. Nonostante questa robusta e misteriosa immissione di acqua, il servizio continua ad essere carente ed intermittente, con disagi (specie nei fine settimana) per i cittadini, per le attività economiche e per chiunque debba programmare una doccia o una lavatrice. Eppure le bollette idriche continuano ad arrivare, con tariffe esorbitanti rispetto al passato e con la prospettiva, ormai prossima, della privatizzazione (con prevedibili ulteriori rincari)». Lo scrive, in una nota, l’associazione Bassano partecipa, che spiega: «Mentre il paese assiste perplesso al via vai di queste autobotti, resta il fatto che a Bassano Romano, all’inizio della stagione estiva, l’acqua (vale a dire un elemento essenziale per la vita) non ci sta o, comunque, scarseggia. Un disastro, annunciato, ma pur sempre un disastro, che meriterebbe almeno la convocazione di un consiglio comunale straordinario aperto, magari alla presenza dell’amministratore unico di Talete (visto che la società provinciale nel suo statuto parla di partecipazione e di trasparenza). Come cittadini che vivono quotidianamente il disagio vorremmo conoscere: la tempistica reale della realizzazione dei nuovi pozzi; la provenienza dell’acqua che viene immessa nel pozzo di Montecastello ed una attestazione della sua salubrità; chi pagherà i costi delle immissioni di questi giorni (di nuovo i cittadini in bolletta?); i motivi reali della mancata acquisizione da parte di Talete della realizzazione del nuovo pozzo e del nuovo collettore fognario di largo Mazzini; se Talete sia disponibile a riconoscere un ristoro in bolletta a quei cittadini e a quelle attività economiche che stanno subendo i disagi maggiori. A fronte di una situazione gravemente deficitaria - aggiungono dall’associazione -, come quella che è sotto gli occhi di tutti, ci aspettiamo che il comune di Bassano Romano (il consiglio comunale nella sua interezza) e la società Talete si assumano almeno la responsabilità, fuori tempo massimo, di spiegare ai cittadini come stanno le cose e, soprattutto, come intendano fronteggiare questa situazione di emergenza. Non con ulteriori promesse, ma con fatti concreti e comprensibili», conclude l’associazione.

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