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MONTALTO DI CASTRO – Una vera e propria emergenza sicurezza a Montalto di Castro. Lo afferma con grande preoccupazione la sindaca Emanuela Socciarelli che sabato sera è stata vittima, insieme al marito, di una improvvisa aggressione dopo che nel centro storico ha preso fuoco, per l’ennesima volta, un appartamento di proprietà comunale che ospita una persona seguita dai Servizi sociali, “uno dei ragazzi che fa parte del fantomatico gruppo”.
UN PAESE SOTTO SEQUESTRO DI SPACCIATORI E TOSSICODIPENDENTI Dure le parole della sindaca che parla di un paese “sotto sequestro di spacciatori e tossicodipendenti”. Il ragazzo si sarebbe prima avventato contro la sindaca e poi contro il marito colpito al volto con un pugno. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco.
«Abbiamo assistito all’ennesimo atto vandalico, forse un regolamento di conti, - racconta la sindaca - da parte di un ristretto gruppo di tossicodipendenti e spacciatori che sta mettendo sotto sequestro il nostro paese e che quotidianamente terrorizza i cittadini del nostro comune”.
CHIESTO IL SOSTEGNO A TUTTI I LIVELLI “Come sindaco di questo territorio e per la sicurezza dei miei concittadini in questi mesi ho fatto e sto facendo tutto quanto è in mio potere: ovvero ho partecipato ai comitati per la sicurezza in prefettura; ho scritto, denunciando questi personaggi e chiedendo sostegno a tutte le istituzioni: dal prefetto al questore, dai carabinieri alla Asl. Ho inoltre avuto un incontro con il giudice tutelare di uno dei “personaggi” in questione, a seguito del quale è stato deciso un provvedimento restrittivo ad oggi, ahimè, non ancora eseguito. Una situazione, questa, che vede sprovvisto di mezzi il sindaco, o l’intero consiglio comunale. Colgo anche qui l'occasione per ringraziare gli operatori delle forze dell'ordine che puntualmente intervengono, i vigili del fuoco, il 118 e le nostre Misericordie, e capisco che con la riforma Cartabia sul codice di procedura penale senza che venga proposta la querela di parte poco possano fare nell'immediato. Come capisco, anche se non condivido, i timori delle persone a denunciare dato che parliamo di gente senza scrupoli e ciascuno di noi ha qualcosa e qualcuno da proteggere”.
UNA SINDACA AL FIANCO DEI CITTADINI “Continuo a raccogliere ogni giorno le proteste, le paure, intervenendo personalmente al fianco dei cittadini in tutte le situazioni di pericolo che questi personaggi creano – si sfoga la sindaca - e mi ritrovo oggi a dover fare una denuncia pubblica su quanto sta accadendo nel nostro paese, nella speranza che si capisca l'eccezionalità degli eventi e si possa trattare questo territorio come un territorio in cui insiste una emergenza. In una comunità piccola come la nostra è un danno culturale ed economico incalcolabile, che mette a repentaglio la stabilità emotiva delle persone. Pubblici esercizi che a causa della continua presenza di questi soggetti, sono costretti ogni giorno a chiamare l'intervento delle forze dell'ordine vedendo allontanare i propri clienti inorriditi dagli accadimenti”.
LA VICINANZA DELLE FORZE DELL’ORDINE MA NON BASTA “Le forze dell’ordine – prosegue la sindaca Socciarelli - ci informano che sono state trasmesse alla Procura della Repubblica molte denunce e che sono state adottate misure cautelative. Sento la vicinanza delle forze dell’ordine, ho sempre ricevuto piena disponibilità dal prefetto di Viterbo e condivido con loro la complessità del problema. Fino a quando questi personaggi avranno la possibilità di circolare liberamente, a volte con armi improvvisate come coltelli e bottiglie rotte, i cittadini si sentiranno minacciati nelle loro libertà quotidiane da queste persone che sono note a tutti”. “In mancanza di provvedimenti seri e duraturi la nostra comunità non potrà sentirsi al sicuro - aggiunge la sindaca - sabato sera la situazione è giunta al culmine”.
LA PROTESTA DEI RESIDENTI Domenica mattina è stata recapitata alla sindaca una lettera da parte del comitato degli abitanti del centro storico, a firma della presidente Stefania Casisole, nella quale si chiede un urgente intervento da parte delle istituzioni: «Dopo l'ennesimo episodio di violenza e disagio, è arrivato il momento di dire basta. Non è più tollerabile vedere le nostre strade ridotte a teatro di violenza e insicurezza crescente, con famiglie esasperate che chiedono di essere tutelate e si sentono rispondere che non è possibile fare nulla. Chiediamo un deciso intervento delle istituzioni per porre un argine a questo scempio e siamo pronti a sostenere qualsiasi iniziativa in tal senso”.
LA SOLIDARIETA’ DEL MONDO POLITICO – “Tutta la mia solidarietà e quella dell'intera amministrazione comunale alla sindaca di Montalto di Castro Emanuela Socciarelli e al marito per il violento episodio recentemente accaduto e per la difficile e delicata situazione che la prima cittadina si è trovata ad affrontare – le parole della sindaca di Viterbo Chiara Frontini – Un augurio di pronta guarigione al consorte della sindaca, con l’auspicio che la comunità di Montalto possa ritrovare presto la sua serenità”.
“Una vile e inaccettabile aggressione" per il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli: “A nome mio personale e di tutto il consiglio provinciale di Viterbo, intendo esprimere piena solidarietà alla sindaca di Montalto di Castro, Emanuela Socciarelli, e a suo marito per l’inaccettabile e vile aggressione di cui sono stati vittime lo scorso sabato. È inaccettabile che in un Paese libero e democratico come il nostro ci sia ancora chi utilizza la violenza e l’intimidazione come mezzo di conduzione della vita pubblica. L’aggressione subìta dalla Sindaca Socciarelli è rivolta anche a tutti noi, perché ha riguardato una figura democraticamente eletta da cittadini e che, sabato sera, si trovava nel centro storico di Montalto di Castro proprio in veste di prima cittadina attenta alle problematiche del territorio. Non è di certo la prima volta che un amministratore locale, in Italia come nella Tuscia, diventa vittima di atti violenti e intimidatori. Sintomo, questo, di un vulnus democratico che ancora oggi persiste in alcuni cittadini e determinati contesti sociali. E questo è inaccettabile. Di fronte all’aggressione ai danni della Sindaca Socciarelli, le istituzioni, le comunità e le forze dell’ordine devono fare squadra e ribadire con ancora più forza un messaggio semplice e chiaro: non ci faremo mai intimidire. Certo che le indagini faranno il proprio corso, e che i responsabili di tali ignobili gesti ne renderanno conto davanti alle autorità giudiziarie competenti, esprimo vicinanza alla Sindaca e a suo marito. La Tuscia non può accettare, né tanto meno perdonare, questo ignobile e barbaro atto di violenza».