CERVETERI - «Non sono in nostri agenti a bussare alle case». Dopo la storia dei finti sacerdoti ecco quella dei vigili urbani, ovviamente impostori come precisa il comando della polizia locale di via Friuli guidato da Cinzia Luchetti. I ladri le tentato davvero tutte pur di avere la meglio sui poveri cittadini, possibilmente anziani indifesi che magari vivono soli in casa. E l’ultimo appello lo lanciano i residenti della frazione agricola di Borgo San Martino costretti a difendersi dai continui tentativi di abili truffatori. «In quest’area – scrive il comitato di zona - sono state segnalate telefonate e sopralluoghi da parte di falsi vigili urbani. Infatti, dopo aver informato quelli veri, che non ne sanno nulla, si è giunti alla conclusione che si tratta di impostori. Fanno una telefonata per annunciare un sopralluogo alla proprietà privata dove si recano in borghese a fare delle foto non si sa a che scopo. Nel caso ricapitasse chiamate subito i carabinieri». Una decina di giorni fa dei preti (finti anche loro) con una statua della Madonnina in mano hanno iniziato a suonare al citofono nelle abitazioni della frazione Valcanneto. Lo stesso è avvenuto a Ladispoli, in via Roma e in altri quartieri. Le parrocchie iniziano a farsi sentire. «Naturalmente – spiega don Gianni Righetti, il sacerdote del “Sacro Cuore di Gesù” di via dei Fiordalisi – nessuno qui dalla chiesa esce con una statua religiosa in mano per suonare il campanello delle abitazioni e tentare magari di entrare per chissà quale piano. Incontri e benedizioni di solito vengono concordati direttamente con i fedeli anche tramite appuntamento telefonico». Lo stesso ha fatto la chiesa San Giovanni Battista sempre a Ladispoli. «Mi hanno purtroppo riferito – è l’appello di don Valerio - che nel territorio della parrocchia, si aggirano dei poco di buono vestiti da preti per benedire le case. Io non ho autorizzato nessuno per tale servizio. Come sapete, a me piace molto visitare e benedire personalmente le famiglie. A quanti me lo chiedono vado molto volentieri. Non aprite a nessuno e fate girare il messaggio». Anziani costretti a difendersi anche dai tranelli telematici. L’ultimo riguarda l’Inps. «Con la presente comunicazione la informiamo che il nostro sistema automatico Inps ci ha indicato che lei soddisfa tutti i requisiti e le condizioni per recuperare l’importo di 715 euro sulle tasse e i contributi pagati nell’anno 2022» ecco una delle tante trappole orchestrate da impostori informatici.

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