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CIVITAVECCHIA – Nuovo colpo di scena all’interno dell’Università Agraria di Civitavecchia.
L’ultimo atto a firma del presidente Daniele De Paolis, tornato a ricoprire la carica dopo le recenti vicenda giudiziarie che lo hanno riguardato, è stato quello riguardante il differimento, al 29 e 30 luglio prossimi, dell’avvio delle consultazioni elettorali per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Agraria, “sussistendone - si legge nella delibera - le condizioni e salvo impedimento di legge”.
Ebbene, oggi però c’è una novità; un nuovo terremoto per l’ente di viale Baccelli.
A quanto pare, infatti, l’11 maggio scorso uno dei consiglieri dell’Agraria, Giuseppe Mazza, avrebbe rassegnato le proprie dimissioni. Una cosa normalissima e legittima, se non fosse che, ad oggi, viene a mancare il numero legale per riunire il consiglio di amministrazione.
Undici infatti i consiglieri in totale previsti da Statuto e quindi sei quelli che garantiscono il numero legale: senza Mazza si arriva a cinque con il cda che, di fatto, può dirsi sciolto.
Un aspetto, questo, emerso tra l’altro lunedì mattina nel corso di un’udienza di fronte al presidente del Tribunale Francesco Vigorito, con la questione sollevata dall’avvocato Pierluigi Bianchini e confermata proprio dai vertici dell’Agraria.
Dunque oggi il Cda è formalmente decaduto, non più legittimato quindi ad operare se non in regime, al momento, di prorogatio e solo per quel che riguarda l’ordinaria amministrazione.
Ora però bisognerà capire come gli organi deputati al controllo intendano procedere. Probabile a questo punto che venga nominato un commissario che avrà il compito di traghettare l’ente verso nuove elezioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione.
Un nuovo capitolo, quindi, di una storia ormai infinita.
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