PHOTO
Dopo aver scritto al prefetto e al presidente della Provincia, una delegazione del Comitato non ce la beviamo ha consegnato al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, una lettera sottoscritta da decine di persone in rappresentanza di altrettante realtà sociali, in occasione della sua visita a Viterbo.
Il documento espone la grave situazione del servizio idrico nel Viterbese, pagato dai cittadini con tariffe sempre più insostenibili, chiedendo ancora una volta urgenti risposte in merito alla carenza e/o alla non potabilità dell’acqua in molti comuni della Tuscia.
Per far fronte alla crisi sanitaria dovuta alla presenza nell’acqua di arsenico, di fluoruri e di inquinamento batterico – autorevolmente rappresentata dai ‘medici per l’ambiente’ e dallo stesso Ordine dei Medici – il Comitato chiede che la Regione promuova l’immediata costituzione di un tavolo congiunto con le istituzioni locali. Il Comitato ha inoltre sollecitato l’audizione da parte della VI e della VII commissione consiliare della Regione (richiesta inoltrata il 26 giugno dell’anno scorso) per la valutazione del progetto elaborato dal Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche dell’Università della Tuscia in ordine all’approvvigionamento idrico da falde locali non inquinate. Il presidente Rocca ha ascoltato con attenzione, manifestando la propria disponibilità ad affrontare le problematiche denunciate.
Il Comitato rimane quindi “in fiduciosa attesa di un prossimo incontro istituzionale”.