ALLUMIERE - Sempre in prima linea il movimento femminista “Se Non Ora Quando” (Snoq) di Allumiere. «Era il 1972 quando le ragazze della Cooperativa “La Lumiera” - spiegano alcune delle attiviste dello Snoq - rilasciarono a Giuliana Dal Pozzo un’intervista pubblicata su "Noi Donne"».
«Se pensiamo a come eravamo, ragazze di paese, dalla piazza al fontanile la domenica, poi a canticchiare e cucire a delle sarte private...! Ora abbiamo preso gusto al lavoro, ma, soprattutto, abbiamo preso gusto alla discussione, alla possibilità di decidere, all'indipendenza».
Oggi, a distanza di cinquanta anni, Allumiere è tornata protagonista su “Noi donne con Femminile, plurale - Premio Letterario Allumiere. Perché la cultura genera connessione e relazione”.
Le donne di “Se Non Ora Quando?” di Allumiere sono state con la leader Brunella Franceschini e con tutta l'associazione di promozione culturale “Femminile Plurale” alla Casa delle donne a presentare la sesta edizione di questo concorso dedicato a scrittrici donne, un concorso che vuole dare voce a tutle le donne.
Il gruppo collinare di eccezionali e attivissime donne dello Snoq di Allumiere a febbraio scorso hanno festeggiato il 12esimo anniversario della costituzione di questo movimento. Hanno dato vita a varie iniziative ed è stato di grande supporto in molti appuntamenti, tra cui, appunto, “Femminile, Plurale”, il Premio letterario di Allumiere. Quando si parla di donne e di diritti le donne dello Snoq di Allumiere sono sempre in prima linea a intraprendere battaglie e a dar vita a iniziative. Per esempio lo scorso 8 marzo, il gruppo ha organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale, altre associazioni locali e l’Istituto Comprensivo di Tolfa un maxi evento in due giornate per poter offrire occasioni di riflessione su molte questioni ancora aperte, dalla parità di genere alla discriminazione. Sempre loro hanno promosso spettacoli teatrali come ad esempio l'11 marzo con “La Vergine Giurata” de “La Scatola Folle”.
Sono state parte integrante del Premio Letterario Femminile Plurale, hanno collaborato con la Komen e l'amministrazione comunale per la giornata di “Emozioni in Rosa”.
Sono state le prime negli anni a tenere incontri con psicologi esperti. Per la giornata contro il Femminicidio ogni anno danno vita a iniziative molto partecipate. Lo scorso maggio all’Auditorium di Allumiere hanno dato vita all’incontro “Le tre fasi delle donne” che ha avuto come relatrici le dottoresse Mirella Trotti (psicologa e psicoterapeuta) e Carla Costa (omeopata e ginecologa) che hanno illustrato le tre tappe fondamentali del percorso femminile (infanzia, maturità e senilità) dal punto di vista medico e psicologico. La finalità dell’evento, chiarita dalle organizzatrici, che da anni si battono per i diritti della donna e la parità di genere, è stata di aggiungere un altro importante tassello sulla via della consapevolezza e dell’autodeterminazione. “Se non ora, quando?” è un insieme di diverse individualità che tra loro fanno squadra da dodici anni e ormai diventate un pilastro di una rete territoriale che si fa sempre più attiva e consapevole. È grazie a loro se, anche ad Allumiere, a partire dal 2011 è iniziato a livello istituzionale un percorso di consapevolezza volto a riconoscere il ruolo e l’importanza dell’universo femminile, abbattendo gli stereotipi e contrastando un sistema fatto di disuguaglianze. Un percorso nato grazie alla tenacia di alcune attiviste locali (le sorelle Rita e Velia Moraldi, Laura Ciucci, Antonella Rinaldi, Paola Annibali, Teresa Boggi, Franca Onori, Patrizia Befani e la compianta Maria Luisa Pinna) e portato avanti con convinzione e con il supporto istituzionale delle ex assessore alla cultura Stefania Cammilletti e Brunella Franceschini e ora dell’assessore Marta Stampella e delle delegate Alessia Brancaleoni e Francesca Scarin. Dopo essersi distinte come gruppo nella lotta contro la realizzazione della centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord, lo Snoq di Allumiere si è sempre impegnato attivamente nel portare avanti azioni culturali, sociali ed educative, prime fra tutti la giornata dell’otto marzo e della violenza di genere.
Le sorelle Moraldi ricordano ancora con un sorriso la loro prima uscita pubblica ad Allumiere nel novembre 2012, quando insieme alle altre fondatrici del gruppo esposero in piazza tante paia di scarpe rosse per ogni vittima della violenza di genere e, più di qualche disinformato, chiese loro il prezzo d’acquisto di tutte quelle scarpe usate ancora in buono stato.
Da allora, però, le cose sono cambiate: l’otto marzo e il 25 novembre, date istituzionalizzate dall’allora assessora Franceschini (che ha anche istituito l’assessorato alle Pari opportunità), sono eventi irrinunciabili di ogni calendario collinare, a prescindere dal colore politico.
«Diciamo che la nostra attività – spiegano le attivista – nasce con la nostra partecipazione, prima a Roma e poi a Siena, alle marce di protesta del “popolo rosa” in risposta alla vicenda Ruby, che a tutt’oggi ci lascia l’amaro in bocca. Successivamente abbiamo deciso di portare avanti, nei limiti delle nostre possibilità, eventi, manifestazioni e momenti informativi che potessero sensibilizzare la cittadinanza su un tema che spesso viene minimizzato o addirittura sottaciuto anche per ignoranza e preconcetti culturali. Noi invece sentivamo il dovere di contribuire ad una radicale inversione di rotta».
Del resto, si sa, la rivoluzione è donna. E, nel caso specifico, si tratta di una rivoluzione gentile portata avanti nel corso degli anni passo dopo passo, per dare alle nuove generazioni l’idea di un futuro di trasformazioni e di inclusione. Tra le tante iniziative di rilievo del gruppo, vanno anche ricordati i vari incontri organizzati con i medici locali e con gli psicologi Mirella Trotti e Roberto Gabriele per parlare del problema delle relazioni tossiche, dell’importanza della prevenzione, della resilienza e dell’empatia nei rapporti interpersonali. Tra le tante battaglie, invece, notevole è stata quella per dire no al “Decreto Pillon”.

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